Sanzione di 50mila euro del Garante della privacy all’Associazione “Rousseau” di Casaleggio nel giorno delle Europarlamentarie del M5s: “vulnerabilità nel sistema di votazione”

Il Garante per la privacy ha ingiunto all’Associazione Rousseau di Davide Casaleggio, con un provvedimento varato oggi, il pagamento di una sanzione di 50mila euro e  di provvedere ad assegnare credenziali di autenticazione ad uso esclusivo di ciascun utente con privilegi amministrativi, entro 10 giorni; nonché, entro 120 giorni, la rivisitazione complessiva delle iniziative di sicurezza. Infine, entro il termine di 60 giorni, una valutazione d’impatto sulla protezione dei dati, riferita alle funzionalità del sistema di votazione riservata agli iscritti.

Quale il motivo di questo provvedimento? Il Garante rileva che rimangono ‘‘importanti vulnerabilità, rispetto alle quali l’Autorità (valutata anche l’urgenza di intervenire su una struttura, come la piattaforma Rousseau, di particolare rilevanza e delicatezza anche sotto il profilo della partecipazione democratica dei cittadini alle scelte politiche) è tenuta ad intervenire attraverso i poteri che le sono attribuiti”. Per questo ingiunge all’Associazione Movimento 5 Stelle e all’Associazione Rousseau quale responsabile del trattamento di provvedere a risolvere tali criticità.

Enrica Sabatini, braccio destro di Davide Casaleggio ed una dei soci dell’associazione Rousseau, dichiara in proposito: “L’infrastruttura tecnologica di Rousseau, come abbiamo comunicato nei giorni scorsi, è stata potenziata recependo le osservazioni del Garante; dunque  ha risposto alla domanda di maggiore innovazione e a quella di essere uno strumento all’avanguardia in grado di soddisfare le esigenze degli utenti e delle tante attività che vengono svolte sulla piattaforma”,.

Oggi stesso, giorno delle votazioni per le Europarlamentarie del M5S in scadenza alle ore 22 con la scelta di 76 candidati,  Davide Casaleggio ha sporto denuncia contro alcuni profili “clone” tra gli iscritti alla Piattaforma Rousseau. Questa mattina, infatti, si è infatti recato in Procura per denunciare, per conto dell’associazione, la creazione ad hoc di profili di iscritti creati con i loro dati ma senza il consenso di questi ultimi. L’obiettivo di chi attuato questo trucco sarebbe quello di disporre di un maggior numero di voti sulla piattaforma. 

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