Salvini usa l’incidente di Venezia per attaccare il ministro Toninelli (M5s) raccontando balle, smentite da Zaia e Brugnaro

di ROMANO LUSI – Anche la tragedia sfiorata di Venezia – dove domenica mattina una nave della Msc ha urtato un’imbarcazione turistica, ormeggiata con un centinaio di turisti americani a bordo, andando poi a sbattere sulla banchina del Molo San Basilio, nel canale della Giudecca, causando per miracolo solo 5 feriti lievi – è diventata oggetto di scontro politico tra le due componenti della maggioranza di governo. Ad accendere la miccia è stato naturalmente il capo della Lega (nonché vice presidente del Consiglio e ministro dell’Interno) Matteo Salvini. Il quale lo ha fatto durante una lunga, estenuante intervista a Massimo Giletti nella trasmissione de La7 “Non è l’Arena”, scaricando la responsabilità dell’incidente… sul ministro dei Trasporti, Toninelli (Cinquestelle), in perfetta applicazione della linea di condotta che il presidente Mattarella – proprio nella manifestazione di celebrazione della Festa della Repubblica – aveva fermamente deprecato (riferendosi soprattutto ai politici) dicendo che occorre  mettere fine al trucco della continua “ricerca di un nemico” da dare in pasto all’opinione pubblica per conquistare consensi

Ebbene Salvini ha affermato che “c’è un ministro a Roma che dice no a un progetto della Lega per impedire ai giganti del mare di passare nel canale della Giudecca” e di arrivare fino quasi a piazza San Marco. Si tratta di una accusa basata su un falso, sia perché non risulta che sia stato mai presentato al ministero dei Trasporti un “progetto della Lega” sulla materia, sia perché è da anni che a Venezia (e non solo) si denuncia l’assurdità (incoraggiata dai fautori del business turistico a tutti i costi) di consentire alle enormi navi da crociera di entrare nella laguna, con rischi di inquinamento e di disastri come quello sfiorato per un pelo ieri,  sia perché Salvini finge di ignorare che a Venezia c’è un sindaco eletto da una maggioranza di cui fa parte la Lega di cui Salvini è il segretario.

Questo è il personaggio al quale un italiano su tre (di quelli che sono andati alle urne il 26 maggio per le elezioni europee) ha dato il voto, ubriacato dalla sua propaganda ingannevole. Una propaganda smentita, stavolta, persino da un autorevole esponente leghista, come il presidente della Regione Veneto, e dal sindaco di centrodestra della città.

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DICHIARAZIONI

PRESIDENTE ZAIA – “L’incidente avrebbe potuto risolversi in una tragedia. Apprendo con sollievo che le condizioni dei feriti non sono gravi” dice il presidente del Veneto, Luca Zaia. “Questo incidente ci fa riflettere nuovamente sul tema del transito delle grandi navi nel bacino di San Marco e lungo il canale della Giudecca e di conseguenza sul loro auspicato allontanamento”.

SINDACO BRUGNARO – “Abbiamo avuto un incidente, è andata bene così, quattro contusi e un ferito. Stiamo aspettando le notizie, prima le persone. Volevo ringraziare tutte le forze dell’ordine, capitaneria e tutti gli uomini che si stanno prodigando per mettere in sicurezza la zona”, dice il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. Il quale ha ribadito come le navi non debbano passare per la Giudecca: “E’ l’ennesima dimostrazione che il Canale della Giudecca non è più consentito, non è più pensabile che sia attraversato dalle grandi navi. L’abbiamo detto da otto anni, chiediamo immediatamente l’apertura del Vittorio Emanuele”.

MINISTERO DEI TRASPORTI – Sulle grandi navi a Venezia il tavolo istituzionale è da tempo in corso. I ministri interessati si vedranno a breve scadenza per tirare le somme sulle opzioni progettuali individuate, allo scopo di trovare la soluzione definitiva migliore, che arriverà presumibilmente entro il mese di giugno, per allontanare le grandi navi da crociera dalla Giudecca e da San Marco. E’ quanto riferiscono fonti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

MINISTRO TONINELLI – L’incidente “dimostra che le grandi navi non devono più passare dalla Giudecca” scrive su Twitter il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli. “Dopo tanti anni di inerzia, finalmente siamo vicini ad una soluzione definitiva per tutelare sia la laguna che il turismo”.

I DETTAGLI DELL’INCIDENTE – La prefettura di Venezia ha precisato che delle 5 persone ferite una è stata subito dimessa, mentre alle altre quattro sono stati prescritti alcuni giorni di prognosi.
A sua volta in una nota la compagnia di navigazione ha così ricostruito i fatti: “Intorno alle 8:30, Msc Opera, in manovra di avvicinamento al terminal Vtp per l’ormeggio, ha avuto un problema tecnico. La nave era accompagnata da due rimorchiatori, come prevede la procedura di sicurezza del transito nel canale della Giudecca e – nonostante il comandante avesse immediatamente messo in essere tutte le procedure previste – ha urtato la banchina all’altezza di San Basilio. Contestualmente si è verificata una collisione con il battello fluviale River Countess, che era lì ormeggiato. Mentre sono tuttora in corso gli accertamenti per capire l’esatta dinamica dei fatti e le cause dell’accaduto, da subito Msc Crociere ha operato in stretta collaborazione con le autorità marittime competenti. Nei momenti successivi all’incidente, la priorità è stata il mettere in sicurezza il battello, i suoi passeggeri e il suo equipaggio. Nella fase successiva la nave ha dovuto poi procedere alle opere di recupero delle ancore messe in acqua al momento dell’incidente, come da procedure in questi casi. Alle 13.15 la nave ha potuto iniziare a spostarsi in direzione del terminal Marittima”.

Poi aggiunge: “La compagnia desidera esprimere tutto il proprio supporto a tutte le persone coinvolte nell’incidente, a partire dall’equipaggio del River Countess, tutti i suoi passeggeri, in particolare quelli feriti, felice che nel frattempo siano quasi tutti stati dimessi, sino naturalmente alla società armatrice Uniworld”. Ora la nave da crociera è ormeggiata in banchina a Marittima dove, come previsto, sono in corso le operazioni di sbarco passeggeri e imbarco per la prossima crociera.

LE INDAGINI – Sono due le ipotesi al momento al vaglio degli inquirenti sulle possibili cause dell’incidente: secondo la versione formulata dai Vigili del Fuoco, la nave avrebbe urtato il barcone turistico e sarebbe andata a sbattere poi contro la banchina di San Basilio a causa della rottura del cavo di traino del rimorchiatore. Un’altra ipotesi al vaglio è che si sia verificato un danno alla meccanica della nave e il rimorchiatore, nel tentativo di correggere la rotta, abbia procurato la rottura del cavo di traino.

 

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