SALVATE IL KAMIKAZE DI BATTISTA

ORA di puntadi ENNIO SIMEONE –

Avevamo il sospetto che gli autori – qualificatisi come militanti del Movimento 5 stelle – di alcuni dei messaggi pieni di rabbia inviati al blog di Beppe Grillo dopo la elezione dei tre giudici costituzionali sortiti dall’accordo tra i gruppi parlamentari  del Pd, degli alfaniani&casinisti e dei grillini non fossero autentici. E, soprattutto, che non cogliessero nel segno quando manifestavano il timore che la presentazione alla Camera della mozione di sfiducia contro il ministro Maria Elena Boschi per conflitto d’interessi nell’affare delle 4 banche salvate dal governo fosse una sorta di attacco suicida per “coprire” quella intesa sulla Corte Costituzionale, benché fosse un’intesa di cui il Movimento 5 stelle non doveva affatto vergognarsi, per almeno tre motivi: aver dato prova di essere un partito che desidera che la Costituzione e la Corte Costituzionale funzionino, aver tagliato fuori un candidato iperpoliticizzato come il senatore Sisto di Forza Italia, e aver fatto eleggere nella terna dei nuovi giudici il loro candidato, cioè il professor Modugno.

Invece la mozione di sfiducia individuale al ministro – proprio perché presentata non al Senato (dove i rapporti di forza sono precari per il governo) ma alla Camera (dove, al contrario, esiste una abbondante maggioranza  al servizio di Renzi, rafforzata per l’occasione dall’uscita di Forza Italia dall’aula) e quindi bocciata largamente (*)– ha avuto un unico risultato: quello di offrire alla Boschi una tribuna a reti unificate per roboanti proclamazioni di purezza e di correttezza, sigillate dai consueti baci e abbracci cui siamo abituati ad assistere in occasione di tutti i voti di fiducia, usati da Renzi per mettere in riga i suoi avversari timorosi di ritrovarsi anzitempo senza scranno parlamentare.

Certo, anche Di Battista, nel ruolo di “primo tenore” del complesso Cinquestelle, ha avuto il suo spazietto televisivo. Ma quanto è bastato per farlo apparire come un kamikaze disperato, che ha rischiato di trascinare al suicidio anche il suo gruppo parlamentare.

———————–

(*) E’ ANDATA COSI’:  La Camera ha bocciato la mozione di sfiducia al ministro Boschi con 129 voti a favore, 373 contrari e nessun astenuto. Hanno votato a favore Cinquestelle, Sinistra Italiana, Lega, Fratelli d’Italia; i deputati di Forza Italia sono usciti dall’aula,  confermando la presentazione di una mozione di sfiducia al governo alla Camera e al Senato.

Commenta per primo

Lascia un commento