ROMA RIMANDATA/ Champions: in Ucraina giallorossi dai due volti, non bastano Under e Alisson. Con lo Shakhtar la qualificazione si deciderà all’Olimpico

di FABIO CAMILLACCI/ In Champions League se giochi bene solo un tempo, quasi sempre esci dal campo sconfitto. E questo è accaduto alla Roma nel gelo di Kharkiv contro lo Shakhtar Donetsk, ricco di giocatori dai piedi buoni come amava dire il grande Fulvio Bernardini detto “Fuffo”. D’altronde, il mitico “Professore”, di piedi buoni se ne intendeva visto il talento che aveva quando giocava ai tempi della Roma di Testaccio. E così, dopo il vantaggio del romanista del momento, Cengiz Under, l’andata degli ottavi di finale di Coppa Campioni sembrava essersi messa in discesa per la Roma: finisce invece 2-1 per gli ucraini e la compagine di Di Francesco deve pure ringraziare il portierone Alisson artefice di un paio di parate miracolose e Bruno Peres che oltre il 90′ evita il 3-1 salvando incredibilmente sulla linea di porta su un tiro da due passi di Facundo Ferreyra. Al ritorno non sarà facile: per passare il turno la Roma dovrà vincere 1-0 oppure con due gol di scarto qualora dovesse subire più di un gol. Non sara facile perché lo Shakhtar (che nella fase ai gironi ha eliminato il Napoli) ha qualità e idee offensive non comuni. In compenso, in difesa gli ucraini non sono imperforabili, come dimostrato da Under e Perotti nel primo tempo.

Il giovane turco timbra ancora il cartellino del gol. Cengiz Under è nel classico momento “Re Mida”, ciò che tocca diventa oro. Se poi già in partenza la palla è preziosa, come quella dell’assist alla Totti da parte di Dzeko, ecco arrivare il gol. Fin lì il centravanti bosniaco si era fatto notare per un paio di buone occasioni sbagliate (il solito Dzeko insomma), mentre il “turchetto” aveva già fatto capire di essere ancora in palla con accelerazioni sulla destra, aperture, cross. Al 41′ l’azione del gol romanista la avvia Perotti, che a sinistra sfonda con regolarità, appoggia a Dzeko che al limite trova il filtrante per Under: tocco di sinistro dell’attaccante del Bosforo e 1-0 (foto). E’ il quinto gol in quattro partite per Under che consente ai suoi di andare al riposo in vantaggio.

Ripresa giallorossa inguardabile. Il risultato dopo i primi 45 minuti è tutto sommato giusto, perché la Roma pur soffrendo a volte il gioco avvolgente dei neroarancio, e la qualità dei vari Taison, Bernard e Marlos, ha tenuto bene, costruendo anche più occasioni degli avversari. Paradossale, in questo senso, che De Rossi e compagni prendano la rete del pareggio in contropiede: su un lancio di Rakitskiy da dietro, con difesa schierata, Florenzi buca l’intervento in acrobazia, Ferreyra (prima non pervenuto) se ne va in velocità, salta Manolas con un gran tocco a rientrare e poi infila sul secondo palo. L’argentino dunque fa tutto bene e segna il gol numero 12 nelle ultime 13 partite.

Lo Shakhtar si prende la vittoria. L’errore deprime Florenzi (non al meglio da tempo e debilitato da un’influenza intestinale), sulla sua fascia Ismaily va a nozze, tutta la Roma sembra sfaldarsi e lo Shakhtar inizia a macinare gioco. A questo punto servono due parate super (ma davvero super) di Alisson per tenere a galla i giallorossi sui tiri di Marlos e Taison. Poi Di Francesco ridisegna la fascia destra (dentro Peres e Gerson per Florenzi e Under). Nonostante tutto lo Shakhtar passa in vantaggio su calcio piazzato: al 71′ il centrocampista Fred (promesso sposo del City di Guardiola) trova una punizione a giro potente, sopra la barriera, sotto la traversa. La palla accarezza l’interno dell’incrocio dei pali e si insacca; stavolta Alisson non può farci nulla. Il passaggio del turno si deciderà martedì 13 marzo all’Olimpico.

Il quadro dell’andata  degli ottavi di finale di Champions League. Liverpool (5-0 al Porto in terra lusitana), Manchester City (4-0 a Basilea) e Bayern (5-0 al Besiktas in quel di Monaco) sono di fatto già sicure dei quarti. In bilico oltre a Roma-Shakhtar e Tottenham-Juventus (2-2 a Torino), anche Manchester United-Siviglia (0-0 in Spagna), Psg-Real Madrid (3-1 per le “merengues” al Bernabeu) e Barcellona-Chelsea (1-1 a Londra). Il meglio deve ancora venire.

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