Riordino delle professioni sanitarie e nuove regole per le sperimentazioni sui farmaci

Dalle sperimentazioni cliniche alla riforma degli Ordini professionali, dall’apertura a nuove professioni sanitarie al rafforzamento della Medicina di genere: sono alcuni dei punti del disegno di legge Lorenzin approvato dal Senato in via definitiva.

Ecco le principali novità.

NUOVE PROFESSIONI SANITARIE. Il DDL riscrive la procedura per il riconoscimento di nuove professioni sanitarie, stabilendo dunque un sistema potenzialmente aperto. Un percorso semplificato è fissato per gli osteopati ed i chiropratici, la cui individuazione è già fissata dalla legge.

ORDINE DEGLI INFERMIERI E OSTERICHE. Si trasformano gli attuali collegi delle professioni sanitarie e le rispettive federazioni nazionali in Ordini delle medesime professioni. Agli Ordini gia’ esistenti dei medici-chirurghi, dei veterinari e dei farmacisti, si aggiungono gli ordini dei biologi e delle professioni infermieristiche, della professione di ostetrica e dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione. Contestualmente viene ridisegnata la disciplina relativa al funzionamento interno degli Ordini, risalente al 1946, e vengono inserite disposizioni finalizzate a migliorare la funzionalita’ ed a chiarire i compiti svolti.

RIORDINO PER CHIMICI, FISICI, BIOLOGI E PSICOLOGI. Il DDL stabilisce che la vigilanza su tali professioni, e sui relativi ordini, passi dal Ministero della Giustizia alla Salute.

ESERCIZIO ABUSIVO DELLE PROFESSIONI SANITARIE. Si interviene sul reato di esercizio abusivo della professione, per inserire un’aggravante quando il reato riguardi una professione sanitaria e per prevedere in tali ipotesi la confisca obbligatoria dei beni utilizzati per commettere il reato. Ed in particolare, quando si tratta di beni immobili, si dispone il loro trasferimento al patrimonio del comune ove sono siti, per essere destinati a finalita’ sociali e assistenziali.

 SPERIMENTAZIONE CLINICA DEI MEDICINALI. Le nuove disposizioni, adeguando la disciplina italiana alla nuova normativa europea, prevedono il riordino e la riduzione dei comitati etici esistenti. Viene prevista l’istituzione, infatti, di un Centro di coordinamento nazionale dei comitati etici territoriali per le sperimentazioni cliniche sui medicinali per uso umano e sui dispositivi medici. Si prevede, inoltre, l’individuazione di un numero massimo di quaranta comitati etici territoriali (rispetto agli oltre 100 esistenti) di cui almeno uno per ogni regione, e il riconoscimento di tre comitati etici a valenza nazionale, di cui uno riservato alla sperimentazione in ambito pediatrico.

REATI COMMESSI CONTRO PERSONE RICOVERATE. Viene aggiunta nel codice penale una circostanza aggravante per i reati contro la persona commessi in danno di persone ricoverate in strutture sanitarie o presso strutture sociosanitarie residenziali o semiresidenziali, pubbliche o private.

 

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