RICORRENZE/ Domenica delle Palme per credenti e non credenti

di NUCCIO FAVA – Domenica delle Palme carica del dolore e delle pene del mondo. Non solo a San Pietro tante ragazze e ragazzi hanno festeggiato con suoni e canti, innalzando palme e ramoscelli d’olivo, invocando fraternità e pace. Doni incommensurabili promessi agli uomini che faticano però a realizzarli e renderli permanenti nella storia di ogni giorno.

Prevalgono disegni di dominio e di potenza con conseguenze più drammatiche per i più deboli. Sul suo asinello il Signore assorto e pensieroso mostra di conoscere bene questo mistero e questa ritornante tentazione umana che genera catastrofi e morte. L’attende del resto il bacio di Giuda, il disconoscimento di Pietro, il lavarsi le mani di Pilato, la scelta della folla che gli preferirà Barabba.

Lui però è il Salvatore di tutti credenti e non credenti. Indica una via che spetta agli uomini comprendere e seguire nella libertà della propria coscienza e nella coerenza dell’agire: diventare strumento di liberazione , di giustizia e di pace.

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