Sono già passati 10 anni dalla morte di Roberto Morrione, giornalista Rai generoso ed appassionato. Amante della cronaca e dei servizi d’inchiesta per una sua naturale vocazione alla costante ricerca della verità in casi torbidi e ambigui. Si trattasse di camorra e mafia , ma anche di terrorismo, intrighi piduisti e dei servizi deviati.
Eccellente fondatore e primo direttore di Rai news 24, per anni capo redattore della cronaca al Tg1 fin dalla direzione di Emilio Rossi, aveva scelto Ennio Remondino e ClaudioSperanza per realizzare una lunga inchiesta sull’assassinio di Olaf Palme, premier svedese, assassinato nel 1986 . Un’inchiesta proseguita negli Stati Uniti fino a porre in luce finanziamenti e collusioni tra settori della Cia e il capo P2 Licio Gelli con evidenti complicità anche in attività e stragi, compresa quella alla stazione di Bologna.
Quella che poteva sembrare una ostinazione con venature ideologiche, rappresentava invece un attaccamento rigoroso alla responsabilità e alla funzione di servizio pubblico che i giornalisti della Rai non dovrebbero mai smarrire.
Nuccio Fava
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