Quest’Italia in carta bollata

di ENNIO SIMEONE -Per cortesia leggete con attenzione questa notizia di cronaca giudiziaria  che condensa in poche righe ciò che è stato raccontato nell’arco di 5 mesi e mezzo con ampi  servizi da giornali, siti web, telegiornali e settimanali col dovizioso corredo di fotografie, filmati, interviste e dotti commenti. Eccola: «La IV sezione penale della Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso della Procura della Repubblica di Milano contro la mancata convalida da parte del giudice, ha sentenziato che  l’arresto del cantante Marco Carta è stato legittimamente eseguito».

Perché segnalarla? Per il compiacimento di chi non ama il giovane cantante o per il rammarico dei suoi fans?  Niente di tutto ciò. La notizia merita di essere segnalata solo se si aggiungono le date all’iter giudiziario della vicenda. Eccole: il 31 maggio il simpatico cantante viene fermato e arrestato a Milano all’uscita da un negozio della Rinascente perché in compagnia di una donna accusata di aver preso sei magliette senza pagare i 1200 euro dovuti. Il 1°giugno il giudice per le indagini preliminari non convalida l’arresto. Il 3 giugno la Procura di Milano decide di ricorrere in Cassazione contro la decisione del giudice.  Il 31 ottobre si svolge il processo con rito abbreviato e Carta viene assolto con formula piena. Ieri la Cassazione ha annullato, senza rinvio,  il provvedimento di non convalida dell’arresto per un reato che Carta non ha commesso, come recita la sentenza di assoluzione.

La vicenda si chiude così? Non è detto. Il duello tra magistrati potrebbe anche continuare, chissà ancora per quanto tempo, con quanta carta bollata, con quante decisioni e contro-decisioni di togati di vario livello, e con quali costi per lo Statol

E poi ci si meraviglia se nei tribunali si accumulano processi, liti giudiziarie, contenziosi, e cumuli di carta bollata. E se chi vuole fare impresa in Italia se ne va oltre confine.  E se chi desidererebbe impegnarsi nella amministrazione del municipio della sua città se ne tiene lontano.

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