Quattro appartenenti ai servizi segreti egiziani rinviati a giudizio a Roma per le torture e la morte di Giulio Regeni

I genitori di Giulio Regeni  con l’avvocato Alessandra Ballerini, Luigi Manconi, Marino Sinibaldi in piazzale Clodio a Roma (foto Ansa di Angelo Carconi)

Quattro appartenenti agli 007 egiziani – Tariq Sabir, Athar Kamel Mohamed Ibrahim, Uhsam Helmi, Magdi Ibrahim Abdelal Sharif – sono stati rinviati a giudizio per avere sequestrato, torturato e ucciso il ricercatore italiano Giulio Regeni. Lo ha deciso il gup di Roma accogliendo la richiesta della Procura. Il processo è stato fissato per il prossimo 14 ottobre davanti alla corte d’assise della Capitale. Nei confronti dei 4 egiziani le accuse mosse dal sostituto Sergio Colaiocco variano dal sequestro di persona pluriaggravato al concorso in omicidio aggravato e concorso in lesioni personali aggravate.

“Paola e Claudio dicono spesso che su Giulio sono stati violati tutti i diritti umani. Da oggi abbiamo la fondata speranza che almeno il diritto alla verità non verrà violato. Ci abbiamo messo 64 mesi, ma quello di oggi è un buon traguardo e un buon punto di partenza” ha detto l’avvocato Alessandra Ballerini, legale dei genitori di Giulio Regeni, commentando la decisione del gup che ha rinviato a giudizio i quattro 007 egiziani.

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