Quando il Comune di Bolzano fa le pulci alla “illegalità”

di GIOVANNI PEREZ – In questi giorni si rianima la polemica sull’abolizione dei mercatini delle pulci che esistevano a Bolzano sino al passato inverno, quando la giunta comunale lo scorso dicembre aveva deciso di farli chiudere d’autorità. Il sindaco (eletto con i voti di una sinistra che in questo caso  si comporta da destra becera) a proposito dei mercatini aveva estratto da cilindro di prestigiatore delle scuse quantomeno cervellotiche del tipo “nei mercatini vengono venduti anche degli oggetti che si sospetta provengano da furti”.  Nessuno aveva mai provato la fondatezza di questi sospetti, mentre era stata avanzata l’ipotesi che si trattasse solo di una scusa puerile per coprire una ragione molto più becera: l’invidia di qualche commerciante del centro che nei mercatini vedeva una “concorrenza sleale” al suo negozio: mentre lui “paga l’affitto e le tasse” quelli del mercatino gli “rubavano” qualcuno dei suoi ricchi clienti. Invece di acquistare una giacca firmata Armani o da qualche altra star della moda, il cliente “transfuga” preferiva acquistare la giacca o la gonna su un banchetto. Un sospetto che peró trascurava di considerare che su quei poveri banchetti trovavi solo merce usata, magari risalente a 20 o 30 anni fa. Ma in Giunta Comunale nessuno aveva voluto sentir ragione e considerare anche che certi quartieri di alcune città sono  diventati famosi proprio grazie ai mercatini : uno per tutti Porta Portese . E, ancora, ricordarsi che grazie ai mercatini vengono riciclate delle merci che altrimenti sarebbero destinate probabilmente a finire in discariche spesso sono al limite. Delle ragioni a favore dei mercatini la giunta comunale di Bolzano però non vuol sentir parlare, confermando così i sospetti di chi non crede nella sbandierata “battaglia per la legalità”.

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