I Bollettini delle dichiarazioni patrimoniali, dei redditi e delle spese elettorali di tutti i senatori della XVIII legislatura, di tutti i ministri, viceministri e sottosegretari di Stato non parlamentari del Governo Conte, nonché dei tesorieri e dei dirigenti non parlamentari di associazioni, movimenti o partiti politici sono consultabili secondo le modalità tradizionali da venerdì 19 aprile 2019, oltre ad essere già diffusi online nel sito www.parlamento.it e nel sito www.senato.it.
Da questo Bollettino risulta che è la ministra della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno (foto), avvocato, a guidare la classifica della squadra di governo per quanto riguarda le dichiarazioni dei redditi presentate nel 2018 e relative al periodo d’imposta 2017: il suo imponibile, secondo quanto si legge sui documenti pubblicati online sul sito del Parlamento, è pari a 2.833.488 euro. Secondo si piazza il premier Giuseppe Conte, anche se ad una certa distanza dalla collega con un imponibile pari a 370.314 euro. Fra i beni del presidente del Consiglio una Jaguar Xj6 del 1996. Non risulta, invece, che abbia partecipazioni in società. A chiudere il podio è il ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli con un imponibile pari a 211.845 euro. In coda alla graduatoria si trova invece la ministra della Difesa Elisabetta Trenta con 42.670 euro di reddito imponibile, seguita, al penultimo posto, dal ministro dell’Istruzione Marco Bussetti che registra un imponibile pari a 65.940 euro e dal ministro dell’Economia Giovanni Tria, terzultimo, che ha dichiarato redditi per 88.574. In mezzo, gli altri colleghi di governo: il titolare della Farnesina Enzo Moavero Milanesi ha dichiarato, sempre nel 2018, un reddito di poco più di 170 mila euro (170.395), seguito dal Guardasigilli Alfonso Bonafede con quasi 159 mila euro (158.982). Solo qualche gradino più sotto nella classifica la ministra della Salute Giulia Grillo con 124.369 euro mentre il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini si aggira intorno ai 102.492 €, guadagnati come parlamentare europeo nel corso del 2017, esattamente come il collega di partito Lorenzo Fontana. Salvini però, oltre a 13 mila euro per altre attività, è titolare di 3.500 azioni di A2A, 250 di Acea, 392 di Enel e 3.094 di Bg Selection, società lussemburghese di investimento a capitale variabile di diritto.Per il capo politico del M5S Luigi Di Maio, parlamentare nella scorsa Legislatura, l’asticella del reddito imponibile si ferma a quota 98.471. Una cifra vicina a quella di altri colleghi di governo: sono 95.853 gli euro dichiarati dalla ministra per il Sud Barbara Lezzi, 95.852 quelli della ministra per gli Affari Regionali Erika Stefani, 95.371 quelli dichiarati dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa mentre il ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio ha dichiarato 94.945 euro, il titolare delle Infrastrutture Danilo Toninelli (94.022) e il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro 93.437. Di Maio ha dichiarato anche la titolarità del 50% della società di famiglia Ardima Srl e la proprietà di una Mini Cooper del 1993
La presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati nel 2018 ha dichiarato un reddito di 414.206 euro. Il presidente della Camera Roberto Fico nel 2018 ha dichiarato un reddito di 98.470 euro. Il senatore Matteo Renzi nel 2018 ha dichiarato un reddito di 28.345 euro. E’ quanto risulta dalle dichiarazioni dei redditi pubblicati on line sul sito Parlamento.it. Il reddito è riferito al 2017, quando Renzi non aveva incarichi: aveva dato le dimissioni da presidente del Consiglio nel dicembre 2016 ed è stato eletto al Senato nel marzo 2018. L’anno precedente Renzi aveva dichiarato un reddito imponibile pari a 107.100 euro, in leggero aumento rispetto all’anno precedente, quando il reddito dichiarato era di 103.283 euro.
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