Circa 200 risparmiatori delle banche coinvolte dal salva-banche stanno manifestando a pochi metri dalla sede di Bankitalia. I manifestanti chiedono il rimborso integrale dei risparmi e le dimissioni del governatore Ignazio Visco per il mancato controllo.
Vittime e consumatori hanno scritto anche a Papa Francesco: “Confidiamo in Lei caro Papa Francesco, per aiutarci a far comprendere a governanti sordi e ciechi, a tecnocrati, cleptocrati europei di Troika e Bce che stanno portando il mondo verso la catastrofe,che non può essere il paradigma dell’arbitrato affidato a foglie di fico a restituirci la dignità, ma il risarcimento integrale dei nostri beni espropriati”. La missiva è firmata dal Comitato Vittime Salva-Banche e Adusbef-Federconsumatori.
Vegas: sugli arbitrati serve coordinamento. “Naturalmente noi siamo pronti a collaborare con l’Anac, ma non sarà facile rimuovere le sovrapposizioni che fatalmente si creeranno se la nuova norma non combacerà alla perfezione con le leggi vigenti”. Lo dice in un colloquio col Messaggero e il Mattino Giuseppe Vegas, presidente della Consob, a proposito della legge ad hoc che secondo Raffaele Cantone basterà per affidare all’Anac anche gli arbitrati bancari. Per Vegas c’è il rischio di doppioni. Cosa accadrebbe, si domanda, se “il comportamento non fosse sanzionabile secondo Consob ma sanzionabile secondo la Camera arbitrale dell’Anac?”. Inoltre è probabile che la Vigilanza di Bankitalia si trovi a indagare sui soggetti che finiranno nel mirino dell’Anac con possibili imbarazzanti incroci. Per questo, secondo Vegas, sarebbe necessaria una consultazione reciproca e allargata: “Del resto con la Banca d’Italia negli ultimi tempi abbiamo fortemente ampliato lo scambio di informazioni, un patrimonio che ora diverrà più prezioso”. “Se qualcuno ha sbagliato pagherà, non sono il primo a dirlo né sarò l’ultimo. Purché non ci vengano contestate bufale come gli scenari probabilistici vietati da Bruxelles, sottolineo vietati, o non si dia spazio a ricostruzioni non veritiere come quella sul bond Etruria 2013 sulla cui pericolosità la Consob avrebbe taciuto”, aggiunge Vegas. “Abbiamo diffuso una nota nella quale precisiamo in modo millimetrico i fatti”, aggiunge, “basta leggerla. Semplicemente, in piena coerenza con la legge, Consob è intervenuta, dopo l’informativa di Bankitalia, affinché la banca integrasse con un supplemento il prospetto dell’aprile 2013 su un’offerta di bond subordinati terminata a ottobre”. L’intervento di Consob venne però chiesto quando ormai erano mesi che il titolo non era più in vendita.
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