PREMI OSCAR/ “I segni del cuore- Coda” di Apple batte “Il potere del cane” prodotto da Netflix. A bocca asciutta Sorrentino con “E’ stata la Mano di Dio”. Attenzione rubata dal pugno di Will Smith al comico Chris Rock per l’ironia sull’alopecia della moglie

Oscar 2022 a “I segni del cuore-Coda” (foto Epa di David Swanson) 

La statuetta degli Oscar per il miglior film è andata quest’anno a “I segni del cuore-Coda prodotto da Apple, che ha battuto “Il Potere del Cane” prodotto da Netflix. Ma è stata anche la serata di Jane Campion, la terza donna nella storia degli Oscar a vincere come regista per quel western atipico arrivato alla vigilia dei premi con ben 12 nomination, vincendone 1.

E’ stata la rivincita su Steven Spielberg, candidato per “West Side Story” che le aveva sottratto il premio quando era entrata in cinquina per “The Piano“.

Ma l’attenzione dei media si è poi concentrata sull’episodio che ha visto “protagonista” Will Smith, il quale  ha rubato il primo piano della cronaca “mondana”

(foto Epa di Etienne Laurent)

non per l’Oscar come migliore attore ma  per il pugno in diretta (foto a destra) sferrato al comico Chris Rock, che aveva ironizzato sulla testa rasata di sua moglie, Jada Pinkett (costrettavi dall’alopecia, che tuttavia ne ha persino esaltato il fascino). Il protagonista di “King Richard – Una scelta vincente” si è poi scusato tra le lacrime accettando l’Oscar per il miglior attore.

Delusione invece per l’Italia: nessun premio a Paolo Sorrentino che correva per il miglior film internazionale conE’ Stata la Mano di Dio”.  e ha perso contro il giapponese “Drive My Car” di Ryusuke Hamaguchi. Non ce l’hanno fatta neanche Enrico Casarosa per il cartone animato “Luca” (impossibile battere “Encanto“) e Massimo Cantini Parrini che concorreva per i costumi di “Cyrano”, battuto da Jenny Beavan di “Crudelia“. Tanti temi sono venuti alla ribalta: la disabilità in primo luogo, e poi i diritti Lgbtq evocati da Jessica Chastain vincitrice (con standing ovation di tutto il teatro) come migliore attrice per “Gli Occhi di Tammy Faye” nel ruolo di una telepredicatrice popolarissima negli anni Ottanta che, in controtendenza con l’ortodossia della destra religiosa negli anni dell’Aids, si era presa a cuore la causa dei gay.

“Coda” è il primo film uscito a Sundance che si accaparra l’Oscar piu’ prestigioso. Oltre che come miglior film (in sala dal 31 marzo in Italia), il film sui pescatori sordi del Massachusetts ha vinto per la migliore sceneggiatura non originale e per il miglior attore non protagonista, Troy Kotsur, accolto da applausi nella lingua dei segni, e che nella lingua dei segni ha fatto ridere e piangere gli spettatori evocando scene sul set e la figura del padre, “il miglior ‘signer'” della sua famiglia a cui un incidente stradale aveva levato la possibilita’ di usare le mani. Kotsur e’ il primo attore sordo a vincere un Oscar.

Belfast” ispirato all’infanzia di Kenneth Branagh durante i ‘Troubles’ nell’Irlanda del Nord era partito in pole position: si è dovuto accontentare del premio per la miglior sceneggiatura originale in una corsa competitiva. Dune ha sbaragliato sul fronte tecnico: di 10 nomination, sei sono diventate statuette, tra cui la colonna sonora di Hans Zimmer. Billie Eilish e il fratello Finneas hanno vinto con No Time to Die il premio per la migliore canzone. E per i documentari la Summer of Soul del festival di Harlem 1969 riportata alla luce da Questlove.

 

Commenta per primo

Lascia un commento