POKERISSIMO AZZURRO/ Contro il mediocre Liechtenstein, un Pozzo di gol per l’Italia: Mancini eguaglia il record di vittorie del leggendario ct. Ora questa bella Italia è attesa da prove di maturità

di FABIO CAMILLACCI/ Quasi un allenamento a Vaduz per gli azzurri: stasera per fortuna non in maglia verde ma bianca, storicamente la seconda casacca dopo quella azzurra nata in onore dei Savoia. A proposito dei Savoia: c’era ancora il nefasto e fuggiasco re Vittorio Emanuele III quando Vittorio Pozzo da commissario tecnico dell’Italia inanellò 9 vittorie consecutive. Era il 1938. Oggi questo record è stato eguagliato da Roberto Mancini. Ma, come ha detto più volte lo stesso Mancio: “Vittorio Pozzo è un mito perchè 9 vittorie di fila a parte, è stato capace di vincere due Mondiali e un’Olimpiade”. Siamo d’accordo, certe statistiche fanno parte del gioco, ma nel calcio i paragoni tra ere diverse lasciano sempre il tempo che trovano. Mancini è un grande allenatore, Pozzo è leggenda.

Il match di Vaduz. E’ bastata l’Italia 2 (e una parte di Italia 3), peraltro non particolarmente motivata, per calare un pokerissimo contro i mediocri calciatori del Liechtenstein. Al di là del 5-0 finale, va detto che gli azzurri si sono sciolti soltanto nel secondo tempo. Tanti cambi, tanto turn over, non sempre aiutano. Ma è giusto così: con la squadra già sicura della qualificazione a Euro 2020, Mancini ha fatto bene a dare spazio a tante giovani promesse per cementare un gruppo già molto unito. Italia a valanga solo nella ripresa e a volte in sofferenza nonostante il gol di Bernardeschi in apertura dopo soli 2 minuti: Sirigu deve anche effettuare un paio di parate non proprio banali. La giostra del gol comincia soltanto al 70′: segna due volte Belotti, poi Romagnoli (prima rete in Nazionale per lui) e il neoentrato El Shaarawy (che attualmente milita nel campionato cinese) su splendido assist di Cristante. Sul taccuino anche il debutto di Tonali al 73′.

Considerazioni finali. Rinascimento azzurro dopo aver toccato il fondo con la mancata qualificazione al Mondiale di Russia 2018, missione compiuta con ampio anticipo: adesso però per questa bella Italia attendiamo test veramente probanti. La base per fare bene ai prossimi Europei c’è, il materiale umano a disposizione del c.t. anche. Però, piedi ben piantati in terra e non montiamoci la testa. La strada è ancora lunga. Al termine del girone di qualificazione mancano ancora due gare: Bosnia-Italia il 15 novembre e Italia-Armenia il 18 dello stesso mese. Due gare da vincere per migliorare il ranking in vista del sorteggio per i gironi di Euro 2020 in programma il 30 novembre. Sappiamo che la nostra Nazionale giocherà tre gare all’Olimpico di Roma in quello che sarà il primo Europeo itinerante: anche per questo motivo sarà importante finire in un gruppo non proibitivo. Le mine vaganti sono troppe.

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