Perquisizioni per l’indagine della Procura di Napoli su appalti e Consip

Un dirigente della Consip – la centrale acquisti della pubblica amministrazione – avrebbe favorito le società riconducibili all’imprenditore Alfredo Romeo in cambio di somme di denaro versate in contanti dallo stesso Romeo. E’ l’ipotesi avanzata dalla Procura di Napoli che ha disposto una perquisizione nella abitazione e negli uffici di Marco Gasparri, dirigente della centrale acquisti Consip (Direttore Sourcing Servizi e Utility).

Il pm Henry John Woodcock in un momento dell'udienza nei confronti dell'ex premier Silvio Berlusconi e dell'ex direttore de L'Avanti Valter Lavitola, Napoli, 8 luglio 2015. ANSA/CESARE ABBATE
Il pm Henry John Woodcock. (Foto Ansa di Cesare Abbate) 

Il dirigente e Alfredo Romeo, secondo quanto riferisce l’Ansa, hanno ricevuto avvisi per le ipotesi di reato di associazione per delinquere e corruzione in concorso con altre persone. La perquisizione è stata disposta dal pm Henry John Woodcock (foto), che conduce l’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Filippo Beatrice, insieme con i pm Celeste Carrano e Enrica Parascandolo. Si tratta di un filone di indagine scaturito da una serie di intercettazioni nell’ambito di una più estesa indagine su presunte irregolarità nell’assegnazione degli appalti alle società che fanno capo a Romeo.

Della vicenda si occupa con un ampio articolo sul Fatto quotidiano il giornalista Marco Lillo, che la collega anche alle attività di una società nella quale opera anche Tiziano Renzi (padre – non indagato – dell’ex presidente del Consiglio).

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