PERISCOPIO/ Tv estive tra risate finte e notizie scioglilingua

di GIOVANNI PEREZ Che l’estate per i telespettatori italiani sia una stagione “morta”  lo si sa da anni. Dopo aver sperperato un patrimonio per favorire i “soliti noti” strapagandoli, la direzione Rai approfitta dei mesi caldi per risparmiare al massimo e quindi rifilare agli spettatori delle trasmissioni costruite attingendo ai vecchi archivi o rimettendo in circolazione delle puntate di qualche sceneggiato italiano o tedesco rifilandolo ai telespettatori come se fosse una novità. Ma un punto così basso la Rai non  lo aveva mai toccato confermando così il vecchio detto che al peggio non esiste limite. Cito, ad esempio, quelle puntate di “Papà a tempo pieno” mandate in onda alle 21 su Rai2:  uno sceneggiato made in Usa i cui protagonisti fanno parte di una  famiglia un po’ suonata le cui presunte battute “divertenti” sono interrotte ogni minuto dalle risate registrate di un pubblico in realtà inesistente: una tecnica delle  televisioni americane vecchio stampo che in Italia provoca solo fastidio nei parte degli spettatori.

In compenso, sul fronte della informazione, cresce sui vari canali, non soltanto quelli della Rai, la velocità con cui le conduttrici dei vari telegiornali, soprattutto quelli all news, leggono le notizie, trasmettendo ai telespettatori, più che le informazioni, ansia, persino angoscia, non facendo capire di che cosa stanno parlando.  E’ come se avessero stipulato con le rispettive aziende un contratto in base al quale i compensi vengono commisurati alla rapidità con la quale riescono a …non far capire le notizie, o meglio: a non far capire che  le notizie sono sempre le stesse.

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