PERISCOPIO/ Quali rimedi alla catastrofe demografica nei paesi poveri

di GIOVANNI PEREZ – Secondo uno studio recente, nel giro di pochi decenni la popolazione nel mondo sarà raddoppiata: una previsione catastrofica, ma realistica che viene passata sotto un silenzio generale quasi fosse irrilevante mentre in realtà è il centro del problema. Già oggi infatti le risorse alimentari e idriche sono insufficienti in vaste zone del mondo, figurarsi quale sarà la situazione in un prossimo futuro con il raddoppio del genere umano .

Mentre la Cina sta cercando da molti decenni di frenare il boom demografico, ottenendo dei buoni risultati, da altri continenti viene la dimostrazione più lampante del pericoloso boom demografico: in particolare dall’Africa, che minaccia di esplodere già oggi. Il segno più lampante viene dall’esodo, che dura ormai da anni, di centinaia di migliaia di persone che tentano di attraversare il Mediterraneo per raggiungere l’”eldorado” Europa.

In questa ottica, dato per scontato che, attualmente, sono senz’altro positivi gli aiuti che l’Italia sta dando per evitare che anneghino nel Mediterraneo dei migranti in balia delle onde, e sono senza dubbio da apprezzare gli aiuti finanziari che Italia e l’Europa inviano nel continente africano, è il caso di sottolineare che non saranno questi aiuti a risolvere, in una prospettiva più a lungo termine, un problema destinato ad aggravarsi e che andrebbe risolto alla radice.
All’interrogativo circa le “armi” da adottare per risolvere il problema e quindi riuscire a frenare in modo decisivo il boom demografico, le risposte sono molteplici e a volte pesantemente condizionate anche da fattori religiosi.
Partiamo dunque da un dato certo: più le popolazioni sono povere, più figli mettono al mondo, fondamentalmente per due motivi. Il primo: l’alta mortalità dei bimbi spinge le coppie ad avere una prole “abbondante” nella speranza che i figli sopravvissuti provvedano al loro mantenimento quando saranno anziani. Il secondo (che forse sembrerà banale): la impossibilità economica  di concedersi svaghi e intrattenimenti serali. Come alternativa resta il sesso praticato, per ignoranza o motivi religiosi, senza precauzioni e uso di anticoncezionali.
Se queste analisi sono esatte, la prima misura da adottare sarebbe quella di “educare” le coppie ad adottare tutte le misure necessarie per ridurre le nascite. Un obbiettivo da perseguire in vari modi: educando le persone o ad esempio prevedendo un aiuto in denaro alle coppie con un solo figlio o al massimo due.
Capisco che una parte dei lettori, per motivazioni varie, non gradirebbe le soluzioni avanzate, ma allo stato attuale sembrerebbero essere le uniche per contribuire ad limitare una catastrofe demografica.

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