di GIOVANNI PEREZ – Il ministro, nonché capo di AP, Angelino Alfano ha annunciato di non volersi ricandidare alle prossime elezioni politiche. Una decisione maturata dopo aver constatato di essere un candidato scomodo tanto che nessuna formazione lo vuole più come alleato. Troppe le figuracce, incassate senza batter ciglio, da ministro buono per tutte le stagioni.Si racconta sottovoce, ma non tanto, negli ovattati corridoi di Montecitorio che qualche politico sia comunque in lutto per cotanto abbandono. In particolare ad essere amareggiato per la perdita sarebbe Matteo Renzi. L’ex capo del governo, oggi capo di un Pd in via di liquefazione, contava infatti su Alfano e Verdini più qualche altro vassallo, per svolgere delicati incarichi che tutti gli altri ministri rifiutavano.
Chi invece non ha intenzione di mollare, anche se la sua ora è passata da tempo, è Berlusconi. Una resistenza invidiabile nonostante i riti vudù di Salvini, che sogna di andare a fargli visita in una casa di riposo di cui sarebbe disposto a pagare anche la retta. Silvio è ancora sulla breccia, nonostante sia messo male dal punto di vista fisico, come si vede dalle apparizioni televisive. Tutti, infatti, hanno potuto notare che va ripetendo sempre le stesse cose, solo che ora le dice con argomentazioni e un tono di voce difficilmente comprensibili. Con i capelli finti appiccicati in testa, ma che cambiano colore ad ogni comparsata televisiva, si presenta con un aspetto tale, a volte, da sembrare finto. Secondo un copione gia´sentito ennesime volte, Berlusconi ripete, come un mantra, la decisione di “scendere in campo” in politica per salvare ancora una volta l’Italia e gli italiani. Da chi non è chiaro.
Nei vorticosi avvenimenti che hanno animato la sua vita, probabilmente Silvio non ricorda più neppure i visi di tutte quelle fanciulle (qualcuna anche minorenne) che allietavano le “serate eleganti” di Arcore e servivano a dimostrare che una donna può essere elegante anche senza indossare vestiti.
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