Pasquetta col maltempo: treni e traghetti fermi in Sicilia. Tragedia in Sardegna, muore un turista francese. Danni all’agricoltura

Al Centro, al Sud e nelle Isole, è stata una Pasquetta con il maltempo. In particolare in Sicilia, dove la circolazione ferroviaria è stata sospesa in più punti sulla linea Messina-Palermo. Soprattutto nel Messinese, dove, dalle 6:50 del mattino è stato interrotto il tratto fra Caronia e Santo Stefano di Camastra per la presenza di un albero sui binari. Dramma invece in Sardegna, a porto Corallo, nel Cagliaritano: un turista francese è morto dopo che la barca a vela su cui si trovava si è ribaltata, sbalzandolo in mare. A causa del forte vento di scirocco interrotti i collegamenti per Ustica, con il traghetto e l’aliscafo fermi in porto. Il maltempo e il mare molto mosso, che ha toccato forza sette, ha tenuto bloccati nel porto di Milazzo aliscafi e traghetti dirette alle Eolie. A causa delle avverse condizioni meteo le isole minori dell’arcipelago sono prive di collegamenti marittimi da due giorni. Molti turisti quando i collegamenti erano ancora operativi hanno anticipato il loro rientro da Lipari. Lo scirocco che ha sferzato l’isola ha creato disagi lungo le autostrade e le strade statali, specialmente sulla Palermo-Mazara del Vallo, vicino Montelepre e sui viadotti delle autostrade Palermo-Messina e Palermo-Catania; sulle strade statali 113, nei pressi di Cerda, e sulla Palermo-Sciacca, vicino Altofonte.

Problemi ferroviari, violente mareggiate e danni all’agricoltura. Sospesa la circolazione ferroviaria anche fra Barcellona e Patti, sia sulla linea “lenta” che su quella “veloce”, per guasti all’alimentazione elettrica dei treni causati dal forte vento e per la presenza di un telone sui fili fra le stazioni di Oliveri-Tindari e Novara-Montalbano-Furnari. Le violente mareggiate hanno causato nuovi danni alle strutture portuali. Colpiti dai marosi i primi pontili galleggianti di Marina Lunga, alcuni dei quali sono stati danneggiati. Disagi nel porto rifugio di Pignataro dove alcuni natanti hanno rotto le cime. Danni ingenti sono stati registrati anche nelle campagne per il forte vento, soprattutto nei vigneti.

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