Parola di Johnson: “Il virus è più diffuso in Inghilterra perché… gli inglesi amano la libertà”. Replica di Mattarella: «Anche noi amiamo la libertà, ma abbiamo a cuore anche la serietà»

Rompendo, opportunamente, le consuetudini legate al “protocollo”, il presidente Sergio Mattarella ha mollato una elegante ma sferzante replica a una incauta quanto perfida battuta cui si è lasciato andare il premier inglese Boris Johnson per giustificare l’atteggiamento irresponsabile tenuto di fronte all’arrivo del contagio da coronavirus anche in Gran Bretagna, con le conseguenze disastrose che si sono registrate e continuano a registrarsi nel regno di sua maestà. Johnson, parlando della minor diffusione del virus in Italia rispetto ad altri Paesi, tra cui il suo, aveva sostenuto che gli inglesi amano di più la libertà rispetto a noi, di qui la maggior diffusione del Covid da loro.  Un’assurdità alla quale Mattarella – a margine della cerimonia in ricordo di Cossiga svoltasi a Sassari – ha replicato: “Anche noi italiani amiamo la libertà, ma abbiamo a cuore anche la serietà”.

Ricordiamo che nel corso di un question time ieri alla Camera dei Comuni – in risposta a una contestazione del deputato laburista Ben Bradshaw sul “come mai Germania o Italia” registrino al momento meno contagi ufficiali dell’Isola senza aver adottato le nuove misure restrittive annunciate ieri dal premier inglese – Boris Johnson aveva spiegato che ciò è anche frutto della mentalità liberale più diffusa nel Regno rispetto “a molti altri Paesi”. “C’è un’importante differenza – aveva argomentato BoJo – fra il nostro Paese e molti altri nel mondo poiché il nostro è un Paese che ama da sempre la libertà. Se guardiamo alla storia degli ultimi 300 anni, ogni avanzamento, dalla libertà di parola alla democrazia, è venuto virtualmente da questo Paese”. “E’ quindi molto difficile – ha concluso – chiedere al popolo britannico di obbedire uniformemente alle direttive oggi necessarie”.

Insomma gli inglesi ipercontagiati e pure presi per i fondelli dal loro governante, che è finito in quarantena perché il covid se l’è beccato pure lui. In nome della libertà?…

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