ORA DI PUNTA/ Tra l’agnellino di Berlusconi e le mire dell’ex

di GIOVANNI PEREZ – Berlusconi che accarezza un agnellino: è l’immagine diffusa in questi giorni dal suo ufficio stampa. L’immagine sottintende il messaggio che Berlusconi è contrario alla tradizionale “strage di Pasqua” degli agnelli ed è diretta a quella fascia di elettori sensibili alla difesa degli animali ed all’ecologia in generale. Lontani i tempi in  cui Berlusconi, durate le “cene eleganti” ad Arcore, teneva tra le braccia altro genere di agnellini. Ora è tempo di raccogliere adesioni ovunque sia possibile:  coltivare una futura nuova alleanza con Renzi richiede che Forza Italia sia una partito in crescita e comunque di una certa consistenza.
Se i forzisti sono impegnati in una campagna elettorale da equilibristi per non perdere consensi a destra senza però scontentare troppo il Pd di Renzi, anche il M5S è impegnato in una difficile battaglia interna per la supremazia nella guida del movimento. In barba alla conclamata supremazia della base attraverso il web , in realtà si stanno fronteggiando Di Maio e Casaleggio junior, con spettatore Grillo.  In attesa dell’esito del confronto resta senza risposte concrete l’interrogativo: dove vuole effettivamente andare il movimento?
Su quest’ultimo punto regna la nebbia più assoluta, coperta dalle roboanti affermazioni tipo “la nostra è la ricetta del futuro”. A questo punto sorge il dubbio, se non la certezza, che gli stessi contendenti non lo sappiano e che cerchino di mascherare l’assoluta mancanza di “rotta”con la scusa che “sarà la base a decidere”.
Parole sprecate per Salvini e per la Meloni, che annaspano in una destra sempre più evanescente. Inutili i tentativi di agganciare Berlusconi, tutto preso dal salvataggio delle sue aziende.
Mentre Gentiloni cerca di sopravvivere, senza dispiacere al suo “capo”, quest’ultimo è impegnatissimo a convincere i Dem più riottosi dell’assoluta necessità che lui torni ad essere capo del governo per “salvare l’Italia”, anche se non spiega da quali pericoli debba essere salvata. Molti italiani sembrano invece concordare  che l’Italia debba essere salvata. Dalle ambizioni dell’ex inquilino di Palazzo Chigi.

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