ORA DI PUNTA/ Crepi il sondaggista? No! Semmai… il sondato

di SERGIO SIMEONE – Ieri su Facebook Luigi Di Maio ha postato il seguente messaggio: elezioni 2013 i sondaggi danno i 5 stelle al 16% e prendono invece il 25%, Questa volta i sondaggi ci danno al 30%; Ma allora quanto prenderemo? Facendo capire: molto, ma molto di più.

Di Maio dimentica (o fa finta di dimenticare?) che solo un anno dopo, nel 2014, per le elezioni europee è avvenuto l’esatto contrario: tutti i sondaggi davano i 5 stelle intorno al 27% e comunque a soli 2-4 punti percentuali dal PD e poi finì come tutti sanno: Pd al 41% e 5 stelle al 21%.

L’unica conclusione inoppugnabile da trarre dall’esame dei sondaggi delle precedenti elezioni è perciò una sola: i sondaggi preelettorali sono inaffidabili. Quali le ragioni di questa inaffidabilità? Forse i sondaggisti non conoscono il loro mestiere? Al contrario: io penso che i sondaggisti usino metodi corretti di elaborazione dei dati, ma non tengono conto di una “falla”, alla quale non possono sfuggire, nella raccolta dei dati: non tengono conto, cioè, del fatto che gli italiani, in larga misura, sono dei bugiardi.

Ma perché gli italiani mentono? Azzardo un’ipotesi: mentono perché non si fidano del fatto che effettivamente, quando dichiarano le loro intenzioni di voto, rimarranno anonimi e non diverranno pertanto vittime di ritorsioni da parte dei vincitori. Loro preferirebbero non fare alcuna dichiarazione, ma se proprio non possono farne a meno, lo fanno in molti casi mentendo, sbilanciandosi a favore di chi appare il probabile vincitore. E proprio i due sondaggi precedentemente citati sembrano confermare questa ipotesi: nel 2013 i 5 stelle vengono considerati perdenti ed allora molti che poi li voteranno non dichiarano di votarli. Un anno dopo il Movimento 5 stelle viene  considerato in forte ascesa e perciò alcuni degli interpellati dichiarano di votarlo anche se poi non lo voteranno.

Se questa mia ipotesi è valida, chiamatemi pure cinico, ma io spero che il 4 marzo gli italiani confermino la loro fama di gran bugiardi. Perchè non riesco proprio a credere che ancora tanti elettori, come risulterebbe dai sondaggi, siano disposti a dare credito al pregiudicato che nel 2011, dopo aver governato l’Italia con una maggioranza schiacciante, ha lasciato cumuli di macerie. Ed oggi promette mirabilia firmando in tv “contratti con gli italiani” assolutamente irrealizzabili, senza essere nemmeno candidato, né candidabile.

 

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