Nelle elezioni comunali in Italia (compresi i ballottaggi) l’elettorato della sinistra fa registrare un assenteismo che restituisce alla destra il primato in vari comuni

Il ballottaggio per le elezioni  comunali svoltosi domenica 28 e lunedì 29 maggio ha fatto registrare ancora un alto livello di astensionismo (che si presume abbia avuto un record di non partecipazione al voto dell’elettorato della sinistra) di cui si sono avvantaggiati i candidati della destra, che hanno vinto in tutte e quattro le città andate al voto.

Ad Anagni è stato rieletto Daniele Natalia. Il sindaco uscente si afferma su Alessandro Cardinali con oltre 1000 voti di vantaggio. Nella città dei Papi, come nel resto della regione in calo di votanti, di circa 14 punti rispetto al primo turno.
Anche ad Aprilia netta la vittoria dello schieramento che governa anche alla regione Lazio: Lanfranco Principi ha la meglio su Luana Caporaso, ottenendo quasi gli stessi voti ottenuti al primo turno. Anche qui votanti in calo non solo rispetto a due settimane fa ma anche rispetto alle precedenti elezioni
Se ad Anagni ed Aprilia sfidava candidati civici, a Velletri  il centrodestra se la vedeva contro l’uscente Orlando Pocci, sostenuto dall’alleanza che ha visto insieme Pd e Movimento Cinque Stelle.  Pocci cede la poltrona ad Ascanio Cascella con la sua coalizione di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia.
Una prima assoluta per il centrodestra, infine, al governo di Rocca di Papa. Ha vinto Massimiliano Calcagni, che già alle precedenti elezioni si era candidato ed era stato battuto. Dopo qualche mese di commissariamento, stavolta Calcagni ha avuto la meglio su Francesco De Santis, sostenuto dal Pd e da altre quattro liste.

SPAGNA-  Da segnalare che anche in Spagna (dove si votava però per le elezioni politiche) si è verificato un aumento del vantaggio della destra, che ha indotto il presidente dei Socialisti ad indire a breve nuove elezioni politiche anticipate.

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