NBA PROVE DI RIPARTENZA/ Dal 1° maggio allenamenti individuali solo in alcuni Stati degli Usa. L’azzurro Nicolò Melli dei New Orleans Pelicans: “Lo sport non è una priorità”

di FABIO CAMILLACCI/ L’emergenza coronavirus negli Stati Uniti non accenna a diminuire e lo sport rimane bloccato come nel resto del mondo. La notizia nuova però è che l’Nba è pronta a compiere il primo passo verso la ripartenza: dal 1° maggio infatti sarà possibile riprendere gli allenamenti individuali negli Stati e nelle città dove le restrizioni per la pandemia sono state o verranno allentate nei prossimi giorni. Questa decisione però, almeno per ora, non cambia le prospettive di riapertura del campionato di basket più importante del pianeta. Un torneo sospeso sei settimane fa per colpa del Covid-19.

La precisazione del commissioner Nba. Adam Silver, di concerto con i club, fa sapere che è necessario valutare quale sarà l’evolversi della pandemia; anche perché la situazione non è uguale in tutte le zone degli Usa. Intanto, alcuni giocatori potranno riprendere confidenza con pallone e canestro: ad esempio in Georgia, dove si trova la franchigia degli Atlanta Hawks.

Le parole di Nicolò Melli. In generale comunque lo scetticismo sulla ripresa a breve del campionato Nba rimane forte e l’ala azzurra dei New Orleans Pelicans dichiara: “Ci sono altre priorità al mondo rispetto allo sport, quindi dobbiamo aspettare che la situazione della pandemia si risolva per capire come procedere. Si deve tornare a giocare soltanto se ci sono le condizioni per poterlo fare. Non forzerei più di tanto, anche perché poi rischiamo di tornare al punto di partenza. Anzitutto deve esserci una situazione generale molto più tranquilla. All’inizio saremo costretti a giocare senza tifosi e questo va un po’ contro la filosofia dello sport, che è anche un momento di condivisione. Il tifo è parte fondamentale di quello che facciamo. Non sarà il massimo, però sappiamo che dovremo adattarci”.

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