IL NAPOLI CELEBRA DIEGO/ In Europa League contro il Rijeka, nel minuto di silenzio la maglia numero 10 sulle spalle dei calciatori azzurri che poi vincono per Maradona. Una Roma piena di giovani passa in Romania e si qualifica in anticipo ai sedicesimi di finale. Solo un punto per il Milan

di FABIO CAMILLACCI/ Tutti per Diego anche nel giovedi di Europa League: quarto turno della fase a gironi. Riflettori puntati ovviamente su Napoli e sul San Paolo che presto si chiamerà “Stadio Diego Armando Maradona”. I partenopei onorano la memoria del “Pibe de oro” con una vittoria per 2-0 contro i croati del Rijeka; un successo che vale il primato nel raggruppamento. Nell’altra sfida del gruppo, 0-0 in Olanda tra AZ Alkmaar e Real Sociedad. Adesso azzurri primi con 9 punti davanti a Real Sociedad (7) e Az (7). Rijeka sempre a zero e fuori dai giochi. A Fuorigrotta, Politano propizia il vantaggio, chiude la pratica il messicano Lozano.

Napoli-Rijeka non poteva essere e non è stata una partita come le altre. Un’atmosfera particolare avvertita anche dai giocatori ospiti. La città di Napoli è un enorme cuore che pulsa per Dieguito e lo stadio vuoto ne raccoglie gli echi che arrivano dall’esterno. All’interno dell’impianto, una foto sui maxischermi con un Maradona sorridente in maglia azzurra. Un Diego orgoglioso, petto in fuori e con il primo scudetto in bella evidenza. Nel prepartita invece risuonano le note delle sue canzoni preferite, come: “La mano de Dios”, struggente, e “Live is life”, che Maradona amava per il riscaldamento.

La grande emozione del minuto di raccoglimento. Tutti i giocatori del Napoli che indossano la maglia numero 10 e un silenzio davvero irreale che si avverte anche all’esterno dove si trovano centinaia e centinaia di napoletani in barba ai divieti anti-Covid. A seguire, toccanti i cori più famosi e gettonati come: “O mamma, mamma, mamma sai perché…”. Sul campo invece del talento spaziale di Maradona non c’è niente. La squadra di Gattuso archivia la pratica con una vittoria non entusiasmante però preziosa in chiave qualificazione ai sedicesimi di finale. Una vittoria che rappresenta anche una bella iniezione di fiducia in vista dell’imminente gara di campionato contro la Roma.

Vince anche la Roma corsara in Transilvania contro il Cluj. Veretout entra nella ripresa e i giallorossi volano dopo che il primo tempo si era chiuso sullo 0-0. Il 2-0 contro i rumeni vale l’accesso ai sedicesimi di finale con due turni d’anticipo. Fonseca in piena emergenza, soprattutto in difesa, schiera le seconde linee che rispondono bene. Poi nel secondo tempo l’ingresso di alcuni big regala i tre punti ai capitolini. In particolare, il francese causa l’autogol di Debeljuh e trasforma il rigore che chiude la gara. Un penalty che si era procurato il solito asso armeno Mkhitaryan. CSKA Sofia-Young Boys 0-1. Roma capolista e già qualificata con 10 punti, Young Boys 7, Cluj 4, CSKA 1.

Bentornato Edin e tanta linea verde. Tra le altre belle notizie in casa Roma: il ritorno di Dzeko reduce dal coronavirus, l’esordio assoluto del 18enne difensore Filippo Tripi, prodotto del vivaio romanista come l’altro classe 2002, ovvero: il talentuoso centrocampista Tommaso Milanese già alla sua seconda presenza in Europa League con la maglia della Roma. Esordio in Europa anche per un altro prodotto delle giovanili giallorosse: il 18enne esterno mancino Riccardo Calafiori. Prodotti davvero interessanti.

Lilla-Milan, ai rossoneri non basta Castillejo: 1-1 in casa dei francesi che restano davanti in classifica. Bell’azione dei rossoneri in avvio di ripresa e rete del vantaggio firmata dallo spagnolo. Il pari di Bamba consente ai transalpini di restare in vetta al girone. Adesso il Diavolo dovrà prendersi il passaggio del turno al Meazza contro il Celtic Glasgow tra una settimana, prima di chiudere in casa dello Sparta Praga il 10 dicembre. Nell’altra partita del gruppo Sparta Praga-Celtic 4-1. Per una classifica che recita: Lilla 8 punti, Milan 7, Slavia 6, Celtic 1. Curiosità: con mister Pioli ancora bloccato dal Covid, esordio anche in Europa per Daniele Bonera nella veste di allenatore.

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