Mondiali di Pechino: la rassegna iridata si apre col trionfo nella maratona del 19enne eritreo Ghebreslassie. Prima giornata no per gli azzurri

eritreodi Mario Medori/

Si apre con una giornata negativa per l’Italia il Mondiale di Pechino. Dopo le eliminazioni nel mattino cinese di tutti e cinque gli azzurri in gara nella prima sessione di gare (Chiara Rosa nel peso donne, Marco Lingua nel martello, Jamel Chatbi nei 3000 siepi, Margherita Magnani nei 1500 metri, in 4:09.06, primo tempo delle escluse, e Giordano Benedetti negli 800 metri), anche Simona La Mantia e Jacques Riparelli sono andati fuori nel triplo donne e nekke batterie dei 100. È un exploit in negativo che contrasta con l’ottimo risultato colto da Pertile e Meucci in maratona. Lo sprinter veneto non fa meglio di 10.41 sui 100 metri, mentre la saltatrice palermitana è fuori dalla finale del triplo per soli sette centimetri (13,77, è 14/a).

I primi allori. Primi due titoli dello stadio alla tedesca Schwanitz (peso, 20,37) e al britannico Mo Farah (10000m, in 27:01.13). Nei 100 Riparelli corre nella prima delle sette batterie, piatto forte del pomeriggio al Bird’s Nest. L’avvio dell’azzurro non è da disprezzare, ma con il passare dei metri vengono fuori i limiti attuali dello sprinter veneto. Il crono finale (10.41) non è pessimo, ma a questi livelli ormai serve decisamente altro, anche solo per competere. Con Riparelli c’è Asafa Powell, che si impone con 9.95. Ma in tanti, nelle batterie a seguire, corrono subito al di sotto dei 10 secondi. Il qatariota Femi Ogunode (9.99); lo statunitense Trayvon Brommel (9.91); il francese Jimmy Vicaut (9.92, +0.3).

La grande sfida dei 100 metri. I duellanti: Justin Gatlin impressiona, perchè dopo la fase di accelerazione, dalla sua nona corsia, comincia a voltarsi, e a guardare gli avversari: malgrado lo show, ferma il cronometro a 9.83, seppure con una bava di vento oltre il limite (+2.1). Usain Bolt rinuncia allo show prima del via, e poi, in parte, anche a quello in pista: non si impegna, apparentemente, più di tanto, soprattutto nella fase lanciata, il suo punto di forza, e termina in 9.96 (-0.2); ad un solo centesimo, gli finisce lo statunitense Mike Rodgers (9.97), certo con un altro tipo di impegno. Domani è il giorno della verità, con la finale in programma alle 15.15 ora italiana.

Il trionfo del giovane eritreo nella gara di apertura del Mondiale di Atletica. Ghirmay Ghebreslassie, 19 anni, ha vinto la maratona (foto in alto). E’ il più giovane ad aver vinto in questa gara ai Mondiali. E’ entrato nello stadio “Nido d’Uccello” con la sua bandiera nazionale dopo 2 ore, 12 minuti e 27 secondi. Secondo a 40 secondi è stato l’etiope Yemane Tsegay, terzo l’ugandese Munyo Solomon Mutai. Solo sesto il campione del mondo uscente e medaglia d’oro alle Olimpiadi di Londra del 2012, l’ugandese Stephen Kiprotich. Ruggero Pertile è arrivato 4° in 2:14:23. L’altro italiano Daniele Meucci si è classificato 8° con 2:14:54 (i due azzurri nella foto in basso)

 

Pertile e Meucci maratona

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