MONDIALE, PRIMO TRIS DI GARE/ Risultato tennistico per l’Inghilterra contro l’Iran, l’Olanda stende il Senegal in extremis, in parità Stati Uniti-Galles. Gli iraniani non cantano l’inno per protesta contro il regime di Teheran. Ai limiti dell’ipocrisia, invece, la polemica inglese tra “Black Lives Matter” e richiesta della fascia di capitano arcobaleno

di FABIO CAMILLACCI/ Il Mondiale di Qatar 2022 entra nel vivo. Dopo il match inaugurale vinto 2-0 dall’Ecuador contro i padroni di casa, nella giornata di lunedi 21 novembre sono andate in scena tre partite ai seguenti orari italiani: 14.00, 17.00 e 20.00. E da martedi 22 novembre ci sarà anche una partita alle 11.00. Intanto, avvio sprint dell’Inghilterra che nella prima sfida del girone B travolge per 6-2 l’Iran: un match senza storia. Gli inglesi infatti archiviano la pratica già nel primo tempo grazie alle reti di Bellingham, Saka e Sterling. Nella ripresa, ancora Saka, Rashford e Grealish fissano il punteggio tennistico.

Per l’Iran a segno due volte Taremi. Spicca la prima follia arbitrale: il direttore di gara tra prima e seconda frazione di gioco ha concesso ben 27 minuti di recupero. E se nel primo tempo il recupero monstre poteva essere giustificato dal brutto infortunio al volto riportato dal portiere iraniano, nel secondo, sul 6-1 britannico, è risultata una decisione a dir poco ridicola. Il buon senso d’altronde non appartiene alla categoria degli arbitri: uomini repressi nella vita che godono nel sentirsi protagonisti quando dirigono una partita di calcio. E’ così da sempre, impossibile invertire la tendenza.

Un gruppo B per tre quarti anglofono. In serata infatti è andata in scena Stati Uniti-Galles. Un tempo a testa per americani e gallesi, alla loro seconda apparizione in una fase finale dei Mondiali. Primi 45 minuti a stelle e strisce con il figlio d’arte Timothy Weah che porta in vantaggio gli States: una rete degna di papà George alla luce del bel tocco d’esterno destro davanti al portiere avversario.

Nel secondo tempo, tutto un altro Galles, più volte vicino al pareggio. Un pari che arriva a 10 minuti dal 90esimo grazie a un’enorme ingenuità del difensore Zimmerman che atterra in area senza motivo Gareth Bale: dal dischetto, l’ex calciatore di Tottenham e Real Madrid non sbaglia. Bale dunque come il gallese John Charles nel 1958 in Svezia. Questa pertanto la classifica del gruppo B dopo le prime due sfide: Inghilterra 3 punti, Galles e USA 1, Iran 0.

L’Olanda vince e raggiunge l’Ecuador in testa al gruppo A. Non è stato facile per gli “Orange” piegare il Senegal. Il gol che sblocca il punteggio, infatti, arriva soltanto all’84esimo grazie a Cody Gakpo. Poi, ennesimo recupero monstre e raddoppio di Klaassen al 9° minuto oltre il 90esimo. La vittoria consente all’Olanda di agganciare l’Ecuador in vetta al raggruppamento a quota 3 punti, mentre Senegal e Qatar restano a secco.

Considerazioni finali sull’eccesso di politica e finto buonismo che sta caratterizzando la 22esima edizione dei campionati del mondo di calcio. I giocatori iraniani decidono di non cantare l’inno in segno di protesta contro le scelte di Teheran nei confronti delle donne, il capitano dell’Inghilterra Harry Kane invece si lamenta con la FIFA che gli ha impedito di indossare la fascia di capitano arcobaleno in sostegno della comunità LGBT+, gli omosessuali per far capire a chi non sapesse cosa si intende con questa sigla.

Questa è solo ipocrisia ostentata, finto buonismo. Ricordiamo, infatti, a Kane e a tutti i calciatori britannici, che per rispettare un uomo di colore non serve inginocchiarsi all’insegna del “Black Lives Matter” (foto in home page e a destra), così come è superfluo indossare una fascia arcobaleno per rispettare i gay. Tutto ciò dovrebbe restare fuori dai Mondiali di calcio; va bene l’inclusione, ma, questa è esagerazione.

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