Momenti di panico a Torre del Lago (in Versilia): un uomo si barrica in casa e spara contro i vigili andati a prelevarlo per un controllo psichico

Un accertamento sanitario obbligatorio stava per trasformarsi in tragedia, evitata solo per caso. L’episodio è accaduto  in Versilia: per l’esattezza a Torre del Lago, quando una dottoressa, accompagnata dalla polizia municipale e dai vigili del fuoco, ha bussato alla porta del 44enne Gianluigi Ragoni per sottoporlo a una visita medicale. L’uomo ha reagito sparando due colpi di arma da fuoco con una pistola calibro 22 dall’interno della porta d’ingresso, che ha assorbito i colpi impedendo che qualcuno venisse ucciso dai proiettili. Solo un vigile del fuoco (per l’esattezza il caposquadra Marco Aurelio Filippi) è stato raggiunto da un proiettile, che, però, depotenziato dal legno della porta, gli è solo rimbalzato sul torace senza ferirlo. Ha riportato solo una contusione, con 10 giorni la prognosi. il caposquadra Marco Aurelio Filippi

Foto Ansa di Riccardo Dalle Luche

A sbloccare la situazione in serata l’intervento dei Nocs. Gli agenti del reparto speciale della polizia sono giunti in elicottero da Roma. Prima del loro intervento è stata tolta l’illuminazione in strada, poi si è sentita una forte esplosione. L’uomo, affetto da disturbi psichici, e il padre 90enne con cui viveva in casa, sono stati portati fuori dall’abitazione sani e salvi. All’uscita la gente che si era affollata ha applaudito la polizia e insultato l’uomo. L’anziano padre è stato fatto salire su un’ambulanza, a bordo della quale ha seguito il figlio che viaggiava su un’auto della polizia.

Per puro miracolo sta bene“, ha riferito il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia che  ha parlato al telefono con il vigile del fuoco, ferito nel primo intervento tentato per  dissuadere l’uomo, trovandolo “ancora un po’ emotivamente scosso” ma “molto presente a sé stesso. Grazie a Dio ha avvertito solo un forte bruciore”.

Tutto è iniziato nel primo pomeriggio a Torre del Lago, frazione di Viareggio, famosa anche perchè c’è la villa dove visse Giacomo Puccini. Via Bohème il nome della strada dove vive Ragoni, ancora blindata: l’uomo dopo aver sparato si è barricato in casa, al primo piano di un condominio di due. Con lui il padre novantenne, ex carabiniere, con cui abita. La polizia ha anche contattato la sorella sperando che la sua mediazione servisse. Inutile. Oltre a urlare minacce l’uomo ha anche spiegato di avere provviste per una settimana e che non aveva intenzione di uscire… fino a quando non verrà eletto Presidente della Repubblica.

“Strano, ma all’apparenza non pericoloso”: così una vicina descrive Ragoni, un tempo dipendente ospedaliero a Pisa, poi licenziato, che sarebbe stato afflitto da disturbi dopo la morte della madre, avvenuta alcuni anni fa. In passato era stato anche ricoverato in una casa di cura. “Da diverso tempo – ricorda una vicina – viaggiava per il paese sempre vestito in bianco dicendo che la fine era vicina, che lui era Dio. Qualche volta fermava le persone con tono un po’ altezzoso. chi lo conosceva lo evitava”, ma “per noi era una persona strana che passeggiava per strada”. Paura? “Pensavo avesse questa fissazione, di credersi onnipotente, ma mai grandi squilibri”. E nessuno sapeva poi di quella pistola che, spiega la polizia, deteneva illegalmente. Un’altra giovane, tra le persone scese in strada a Torre del Lago – dove in seguito agli spari, è stata evacuata una vicina scuola materna e via Bohème bloccata – racconta che ieri l’uomo sarebbe stato “molto agitato, ha minacciato due persone, una ragazza in banca e una signora qui vicino: era al telefono, lui vuol parlare con le persone, se non lo consideri si indigna un po’”. Recentemente l’uomo aveva dati segni di squilibrio e comportamenti aggressivi nei confronti di alcune persone. Per questo era stato disposto l’accertamento sanitario obbligatorio .

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