Milioni di dosi di vaccini anti-covid scaduti nei depositi di vari stati americani mentre nei paesi del terzo mondo milioni di persone non ne hanno

Gli stati americani sono alle prese con un surplus di vaccini anti-covid scaduti a causa principalmente del crollo della domanda, mentre milioni di abitanti di paesi dl terzo mondo non hanno come proteggersi dal virus. E vanno aggiunte le dosi che per diversi motivi vengono sprecate. Secondo quanto riferisce il Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), l’ente federale che si occupa della salute pubblica, il tasso di spreco a livello nazionale è di circa il 9,5% su un totale di oltre 687 milioni di dosi distribuite fino alla fine di febbraio. Una percentuale che si traduce in 65 milioni di dosi.
Secondo quanto scrive Associated Press citando gli assessorati alla Sanità di diversi stati, in Michigan non si è riusciti ad utilizzare un milione e 500 mila dosi, quasi la stessa cifra in nord Carolina, un milione in Illinois e 725 mila nello stato di Washington.
Ma il problema dello spreco non riguarda solo gli Stati Uniti. Ad esempio in Guatemala sono andate sprecate oltre un milioni di dosi del vaccino russo Sputnik per il rifiuto da parte della popolazione di immunizzarsi. Secondo gli esperti inoltre si tratta di uno spreco inevitabile perché è difficile far coincidere scorte e domanda per un prodotto che ha un periodo limitato di conservazione. I vaccini inutilizzati negli Stati Uniti e prodotti da Pfizer, Moderna e Johnson & Johnson hanno una durata di circa sei mesi.

Commenta per primo

Lascia un commento