MILANO CAPITALE DELLO SPORT/ Dopo il trionfo del Milan nel calcio, ecco quello dell’Olimpia nel basket. Il club di Giorgio Armani travolge la Virtus Bologna in gara-6 e si laurea campione d’Italia. Forum di Assago in festa

di FABIO CAMILLACCI/ Milano capitale dello sport. Dopo aver conquistato lo scudetto nel calcio con il Milan, il capoluogo della Lombardia trionfa anche nel basket con l’Olimpia. Gara-6 è senza storia: al Forum di Assago le “scarpette rosse” travolgono la Virtus Bologna e trionfano. Finisce 81-64 per un 4-2 definitivo nella serie. Si tratta del quarto tricolore dell’era Giorgio Armani, il quinto per coach Messina in carriera, il 29° per la compagine meneghina. E alla fine in campo è festa per i 12 mila tifosi presenti.

Una festa anticipata. Il boato più atteso, infatti, arriva quando Ettore Messina richiama in panchina i suoi big: Melli, Rodriguez, Shields, Hines. Mancano ancora tre minuti al termine del match ma è già il momento delle lacrime e degli abbracci. Milano si cuce sulle maglie lo scudetto numero 29 sfilandolo proprio alle “V nere” felsinee. Un titolo arrivato al Forum come il primo dell’era Armani nel 2014.

Una bacheca ancora più ricca. Sale a 12 trofei il palmares personale dello stilista: 4 scudetti, 4 coppe Italia e 4 Supercoppe. Armani, capace di rilanciare in 14 anni di reggenza, il marchio Olimpia sia in Italia che in Europa. I grandi protagonisti sul parquet sono proprio i suddetti Melli, Rodriguez, Hines e Shields, leader conclamati di un gruppo che ha saputo reggere l’urto di mille avversità, guardando in faccia il dualismo con la Virtus Bologna senza cercare sconti e falsi alibi.

Senza dimenticare il marchio del mister. Sopra a questo scudetto c’è di fatto la sapiente mano di Ettore Messina, il coach-manager, il plenipotenziario che ha scritto una nuova pagina di storia del basket italiano. Per lui si tratta del quinto scudetto da allenatore dopo quelli vinti con Virtus Bologna e Treviso. Un record che lo inserisce di diritto nel prestigioso ed esclusivo club dei coach campioni con tre squadre diverse. Sono solo tre: Ettore Messina, Valerio Bianchini e Charlie Recalcati. Roba per soli eletti. Una festa biancorossa attesa dal 2018: al quarto tentativo l’Olimpia riesce a piegare la Virtus in una finale scudetto..

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