Dopo il duello verbale a distanza di 48 ore fa, stretta di mano e dialogo sul problema migranti, oggi a Parigi, tra il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte. Il punto di incontro sulla linea da proporre all’Europa è rappresentanti dalla istituzione di hotspot (punti di controllo) nei Paesi africani d’origine – non solo la Libia ma anche in quelli sahariani, come il Niger – per chiudere la rotta verso il Mediterraneo, frenando l’afflusso di disperati in fuga dall’Africa verso i paesi europei più esposti (come l’Italia, la Spagna, la Grecia, Malta, ma anche la Francia), tutelando, al tempo stesso, le vite dei migranti.
E’ proprio con questa proposta che il capo del governo italiano, Giuseppe Conte, è giunto all’Eliseo per il pranzo con il presidente francese Emmanuel Macron. La proposta è per un’attuazione nel breve periodo in vista di una riforma che l’Italia vuole radicale, del regolamento di Dublino.
“L’Ue è mancata su migranti e zona Euro”, ha detto Macron nella conferenza stampa con Conte. Ed ha aggiunto: “Servono riforme per affrontare le sfide”. Secondo Macron, la Francia, come l’Italia, deve gestire questa crisi migratoria, dando risposte insieme. “Dobbiamo adottare risposte europee – ha rilevato -, non ci possono essere risposte nazionali. Speriamo di andare avanti con i partner europei nei prossimi mesi su una riforma profonda delle regole di Dublino per una migliore responsabilità e divisione” del peso dei migranti. Il sistema oggi non funziona – ha aggiunto Macron – non dà risultati soddisfacenti, dobbiamo trovare meccanismi che consentano la solidarietà e dobbiamo fare in modo che la geografia non ci metta in situazioni politiche insostenibili”.
Poi la parola passa a Conte: “Sono lieto di aver visto Macron nella mia prima visita all’estero, e lo ringrazio. Con il presidente – ha detto il premier italiano – abbiamo condiviso l’idea di lavorare insieme sulle principali sfide dell’Ue”. “Il regolamento di Dublino deve cambiare – ha aggiunto -: l’Italia è contraria e sta preparando una proposta propria che non vede l’ora di condividere con gli altri partner in vista di formalizzarla alla prossima presidenza Ue austriaca”. “Diffido di queste formule che non ci hanno portato mai tanta fortuna nella storia”, ha affermato ancora Macron facendo riferimento “all’asse dei volenterosi” proposto per far fronte ai migranti dall’Austria con Germania e Italia.
Il presidente del consiglio ha annunciato, quindi, un vertice Italia-Francia in autunno a Roma: “Un’occasione per rafforzare la cooperazione“.
Conte è poi tornato sulle polemiche di questi giorni provocate dal sul Aquarius. “Ci sono stati dei giorni un po’ turbolenti, è stato un momento di particolare tensione per l’Italia, nostro primo obiettivo è stato mettere in sicurezza la nave e le persone sulla nave. Abbiamo offerto subito il nostro supporto logistico, e abbiamo gestito un momento di difficoltà con la massima determinazione. Con Macron c’è una perfetta intesa, c’è stata una telefonata in cui ci siamo perfettamente chiariti”.
Contemporaneamente all’incontro di Parigi, il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha continuato, in territorio italiano, sia pur moderatamente, a soffiare su fuoco: «Dal vertice dei presidenti del Consiglio in Francia mi aspetto rispetto e aiuti concreti. A Ventimiglia i cinici e gli irresponsabili sono oltre confine», ha detto parlando a Genova. E ha citato la Francia, e in particolare il presidente Macron, riferendosi alla sperimentazione del taser (pistola elettrica che immobilizza temporaneamente chi ne è colpito, ma non uccide) da avviare in Italia: «Lo usano in tanti paesi europei civili, dalla Gran Bretagna alla Francia. Pertanto Macron su questo non potrà criticarci».
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