“Le istituzioni europee e nazionali debbono lavorare insieme per rispondere alle esigenze dei cittadini e soggetti economici e sociali”: lo ha affermato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo messaggio al Forum Ambrosetti di Cernobbio. Vanno garantiti “libertà in un mondo aperto e allo stesso tempo coesione e solidarietà” che sono “presupposti per proseguire il cammino di pace, democrazia e sviluppo assicurato dall’integrazione del continente in questi sessant’anni, estendendolo, auspicabilmente, oltre i suoi confini”. In particolare “Una casa comune, solida e ben gestita costituisce il più efficace antidoto contro antistoriche spinte dissociative”.
C’è bisogno a livello europeo di “regole che sappiano affrontare in modo adeguato la questione migratoria” sottolinea il capo dello Stato.Per Mattarella per la Ue “occorrono ambizioni all’altezza dei tempi e delle sfide, a partire dal rafforzamento di progetti fondamentali dell’integrazione come l’eurozona, alle questioni della politica estera e di difesa, al potenziamento delle politiche di coesione e crescita con strumenti che consentano di gestire con efficace solidarietà le trasformazioni produttive e le sofferenze sociali, alla predisposizione di regole che sappiano affrontare in modo adeguato la questione migratoria. Bisogna “rendere attuali” i “valori costitutivi” dell’Unione europea e “declinarli in iniziative concrete per rispondere tempestivamente alle aspettative dei cittadini”.
Secondo Mattarella, questo “richiede un coerente sforzo e concorso collettivi, che sappia durevolmente legittimare la ragion d’essere profonda dell’appartenenza all’Unione, che va ben oltre la semplice partita del dare/avere”.
Belle parole, ma che ciascuno può interpretare come meglio gli conviene. Quindi parole al vento.
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