di FABIO CAMILLACCI/ Gran Premio di Francia MotoGP, a Le Mans va in scena la grande delusione di Andrea Dovizioso. Vince il solito “Marcziano” della Honda davanti a un duo tutto italiano: Danilo Petrucci e Valentino Rossi. Ancora un podio dunque per l’intramontabile Dottore. La mazzata per il Dovi invece arriva al 5° giro, quando stava assaporando l’aria pulita della leadership e non quella contaminata dagli scarichi degli avversari. Il centauro della Ducati cade (secondo k.o. di fila), proprio nel momento in cui si era appena issato al comando e così macchia pesantemente il weekend del suo rinnovo biennale con la “Rossa” di Borgo Panigale. Aveva appena passato Lorenzo, in modo duro e pulito per poi perdere l’anteriore alla curva 6 (dove è arrivato un pelo lungo) e finire di conseguenza nella ghiaia. Brutta botta, sia per il pilota di Forlimpopoli, che per la sua classifica. Il pacco regalo lo scarta quindi Marquez; il campione del mondo approfitta pure della scivolata di Zarco alla curva 8, risalendo con qualità e determinazione fino a cogliere il suo terzo successo consecutivo in questo Motomondiale 2018. Grande delusione anche per il padrone di casa Zarco che vanifica il suo bel weekend da poleman. Tristezza francese sugli spalti e in pista.
Marquez dunque vince e allunga in classifica generale. Dovizioso, ora è a -49 dallo spagnolo, che ha già scavato un solco con tutti: alle sue spalle Vinales è a -36, Zarco a -37 e Rossi a -39. Sul podio come detto anche un ottimo Petrucci che si prende la piazza d’onore. Il ducatista ternano battaglia bene, ma alla fine è costretto a inchinarsi a Marquez senza avere nemmeno una reale opportunità di affondo. Il ragazzo, al primo podio stagionale, continua però a crescere, unitamente a una moto che ormai va forte ovunque, come dimostrato dal focoso avvio di Lorenzo, poi arretrato fino al 6° posto probabilmente per un’errata scelta gomme.
Il bel terzo posto di Valentino Rossi. Un bel podio per il Dottore. Un podio centrato con grinta, esperienza e mestiere. Vale è l’unico in casa Yamaha a saper reagire alle difficoltà della sua moto che su questa pista era reduce da tre doppiette di fila. Viste le difficoltà del weekend, questo risultato di Rossi a Iwata deve essere visto come un punto di partenza per riprendere slancio e morale e cercare di invertire quel trend di involuzione che manda ancora in crisi le M1. Le cifre non aiutano: la vittoria alla Yamaha manca ormai da 15 Gran Premi e da quasi un anno; l’ultimo successo ad Assen nel 2017 sempre con Vale. Con un Marquez così scatenato e favorito anche dagli errori altrui, il Mondiale è già pesantemente indirizzato verso Cervera: al Mugello il compito di renderlo un po’ più incerto e interessante anche per gli altri. Appuntamento al 3 giugno col GP d’Italia.
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