Manifestazione dei dipendenti Alitalia sull’autostrada Roma-Fiumicino in difesa dei posti di lavoro

Per tutta la giornata di oggi c’è stata a Roma una manifestazione di migliaia di dipendenti dell’Alitalia in difesa del loro posto di lavoro, minacciato dal subentro della nuova società, ITA, che ne prenderà il posto, senza che si capisca bene con quali criteri farà le assunzioni e quante ne farà attingendo dal personale Alitalia. Di conseguenza  dalle 8 del mattino fino alle 17.30, dopo aver bloccato l’autostrada che collega la capitale con l’aeroporto, avevano poi attuato davanti al terminal partenze T3 un’assemblea.    “Com’era prevedibile la partecipazione è stata molto alta,  con punte del 100% in alcuni aeroporti l’adesione allo sciopero di tutto il trasporto aereo, eccetto Enav”,  afferma in una  nota congiunta Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, spiegando che  la mobilitazione continua ad oltranza “fino a quando non riceveremo  risposte adeguate”.

Una parte dei manifestanti di Alitalia dopo essere passati davanti ai terminal dell’aeroporto di Fiumicino, si sono diretti verso l’autostrada Roma-Fiumicino, ostacolando la circolazione in direzione dell’aeroporto romano (foto Ansa)

“Da mesi – affermano i sindacati e i lavoratori – chiediamo l’intervento  del Governo per garantire la tenuta industriale del settore. Siccome per noi non ci sono figli e figliastri, ricordiamo tutti i temi per  noi indifferibili e che non ci stanchiamo di portare all’attenzione  dei quattro Ministeri: il blocco dei licenziamenti sino ad avvenuta  ripresa del comparto; la rivisitazione del piano nazionale degli aeroporti; la vertenza Alitalia/Ita, che coinvolge circa 10.500  lavoratori, per i quali chiediamo un programma di ammortizzatori  sociali che duri per tutta la durata del piano industriale della nuova compagnia di bandiera, al fine di tutelare tutti i lavoratori”. Fino ad ora, sottolineano, “registriamo la grande assenza del Governo  dalla trattativa, mentre per noi è imprescindibile il mantenimento dei  livelli occupazionali. Inoltre: la vertenza Air Italy con 1.322  lavoratori per cui è stata avviata la procedura di licenziamento; la  crisi delle compagnie aeree Norwegian, Ernest e Blue Panorama e delle  compagnie aeree straniere basate in Italia tutte sotto regime di  ammortizzatori sociali e le vertenze verso quelle società che  rifiutano il confronto con il sindacato. Serve il rifinanziamento del  Fondo di solidarietà del trasporto aereo (Fsta) e l’avvio di un  confronto immediato affinché vengano emessi una serie di provvedimenti integrativi e correttivi della attuale normativa riguardo il complesso degli ammortizzatori sociali del settore”.

Una parte dei manifestanti di Alitalia dopo essere passati davanti ai terminal dell’aeroporto di Fiumicino, si sono diretti verso l’autostrada Roma-Fiumicino, ostacolando la circolazione in direzione dell’aeroporto romano (foto Ansa-Telenews)

“Chiediamo l’applicazione puntuale dell’articolo 203 del decreto  Rilancio sul contratto collettivo nazionale di settore per combattere  il dumping sociale e salariale attuato da quelle imprese che applicano regolamenti unilaterali o contratti aziendali con salari inferiori al ccnl. Per tutti questi motivi la mobilitazione continua ad oltranza  fino a quando non riceveremo risposte adeguate”, concludono.

Landini: Ita applichi il contratto nazionale lavoro. Sulla vicenda Alitalia-Ita, “va detto che la nuova società che nasce con soldi pubblici non può non applicare i contratti nazionali di lavoro, ma addirittura chi oggi sta gestendo quella trattativa pensa di poter applicare dei regolamenti e di decidere lui chi assume, fuori da qualsiasi confronto”. Lo ha detto Maurizio Landini, segretario della Cgil, a margine della tre giorni a Bologna, organizzata dalla sigla sindacale.

La Questura comunque ci ha tenuto a precisare che “non ci sono state cariche ai lavoratori Alitalia che hanno bloccato la circolazione stradale”. Ci sono stati attimi di tensione quando in circa duemila hanno forzato il cordone delle forze dell’ordine per raggiungere l’autostrada.

Intanto, secondo fonti sindacali, Alitalia – che è in amministrazione straordinaria –  ha comunicato che il 27 del mese sarà pagato ai propri dipendenti solo il 50% dello stipendio di settembre: il resto sarà accreditato “in data da stabilire”.

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