“MANCIO DAY”/ Roberto Mancini si presenta da nuovo c.t. azzurro: “E’ un sogno che si avvera. Adesso voglio riportare in alto l’Italia. Chiamerò giocatori di qualità, anche Mario Balotelli”

di FABIO CAMILLACCI/ Coverciano, quarantacinque minuti di conferenza stampa per il nuovo c.t. azzurro Roberto Mancini: la durata di un tempo di una partita di calcio. La sua Nazionale: un sogno che si avvera, ha detto il “Mancio”. Mentre il commissario della Figc Roberto Fabbricini, ha spiegato: “La scelta è stata determinata dal fatto che tutti i fattori che ritenevamo necessari si assommano nel nome di Roberto Mancini, che ringrazio per essersi dimostrato così innamorato di questa scelta. Anzitutto una voglia smisurata di sedersi su questa panchina, una forte spinta interiore di occupare una panchina così storica. E’ persona di grande competenza tecnica, forse la soluzione migliore fra le migliori. E poi serviva attenzione all’impegno finanziario della Figc. Tirate le somme abbiamo ritenuto Mancini la persona più adatta. E’ stato un grande calciatore, e non guasta, e ha avuto panchine importanti, ha vinto trofei ovunque ha allenato. E ha fatto una rinuncia importante anche a livello economico, interrompendo il rapporto con lo Zenit: anche questo è significativo”. Il neo c.t. azzurro dal canto suo in sintesi ha detto: “Voglio riportare l’Italia a vincere. E chiamerò Mario Balotelli. Essere qui è il sogno di tutti, facile scegliere. Ci vuole rispetto per i club e per i giocatori, rosa ampia. Chiamerò calciatori di qualità”. In bocca al lupo e buon lavoro: ne ha bisogno.

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Finalmente, il lungo tormentone è finito. Roberto Mancini è ufficialmente il nuovo c.t dell’Italia. Risolta la questione contrattuale con lo Zenit San Pietroburgo, il “Mancio” ha firmato un biennale con vista sull’Europeo 2020. Il tecnico di Jesi nella giornata di lunedi 14 maggio ha raggiunto Roma e nella serata si è accordato con la Figc. Ora Mancini avrà il difficile compito di rilanciare la Nazionale azzurra dopo la mortificazione della mancata qualificazione al Mondiale di Russia 2018.

L’annuncio ufficiale in una nota della Federcalcio. Il comunicato recita: “Roberto Mancini è il nuovo commissario tecnico della Nazionale. La Federazione Italiana Giuoco Calcio comunica di aver concluso un accordo di collaborazione tecnica con Roberto Mancini, che ricoprirà l’incarico di c.t. della Nazionale e sarà presentato martedì 15 maggio, alle ore 12 presso il Centro tecnico federale di Coverciano”.

Il lunedi del “Mancio”. Lunga, lunghissima, la giornata romana vissuta da Mancini ma scandita da tappe prefissate senza colpi di scena. L’ex allenatore dello Zenit è infatti sbarcato in mattinata nella Capitale, nel pomeriggio ha incontrato i vertici della Figc. Conseguente summit al termine del quale il commissario straordinario Fabbricini si è sbilanciato con un “ormai è fatta: stiamo limando gli ultimissimi dettagli”. Le virgole e i dettagli sono stati messi al posto giusto in serata, quando è arrivata la firma sul contratto biennale. Le cifre non sono state ufficializzate ma si conoscono: 2 milioni all’anno per Mancini, più 1 milione di premio in caso di qualificazione ai prossimi Europei (nella foto a sinistra: il vice commissario Alessandro Costacurta, il neo c.t. Roberto Mancini, il commissario Fabbricini e il vice Clarizia).

I primi passi da c.t. azzurro. Il primo test per la nuova Nazionale firmata Roberto Mancini sarà il 28 maggio a San Gallo in Svizzera contro l’Arabia Saudita. Venerdì primo giugno, poi, a Nizza l’Italia affronterà la Francia, mentre lunedì 4 giugno allo Stadium di Torino, test contro l’Olanda. Poi tutti in vacanza e appuntamento in azzurro per il 7 settembre: Italia-Polonia, prima gara della Nations League, la nuova competizione Uefa per Nazionali. Ricordiamo che l’Italia nel girone, oltre alla Polonia di bomber Lewandowski, dovrà vedersela anche con il Portogallo di Cristiano Ronaldo: quattro partite tra settembre e novembre con sedi ancora da definire. Certo, alla luce delle tante partite e dei tanti impegni a livello di squadre di club, non sentivamo proprio il bisogno di una nuova competizione per Nazionali. Già si gioca quasi sempre, arriveremo a giocare sempre, tutti i giorni. Sic.

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