Ma il coronavirus continua a circolare in Italia. Tra tanti dati confortanti ce n’è uno che preoccupa: quello dei nuovo contagiati, 875 nelle ultime 24 ore

La precauzione con la quale il governo Conte ha deciso di affrontare la seconda tappe della «Fase 2» della progressiva uscita dall’emergenza coronavirus si comprende se si dà anche oggi uno sguardo attento  ai dati della evoluzione dell’epidemia. Che fa segnare ancora al uni importanti dati positivi, ma è pur sempre caratterizzata dal persistere della trasmissione del virus, sia pure in misura nettamente inferiore rispetto alla fase acuta. 

Eccoli come forniti dalla Protezione Civile. Nelle ultime 24 ore ci sono state ancora 153 vittime: molte meno che nel periodo acuto, comunque il totale delle vite stroncate dall’epidemia è arrivato a 31.763 dall’inizio della crisi. Inoltre gli attualmente positivi sono in tutto 70.187, con una diminuzione di 1.833 unità rispetto a ieri. In calo anche i ricoverati con sintomi (10.400, cioè -392) e i pazienti in terapia intensiva (775, -33). In isolamento domiciliare si trovano ancora 59.012 persone.  E nelle ultime 24 ore i guariti sono aumentati di 2.605 unità, portando il totale a 122.810. 

Sarebbero più che confortanti questi numeri se non intervenisse il solito dato che  noi insistiamo sempre nel segnalarlo come indice dal quale non si può prescindere: quello dei nuovi contagiati. Ebbene anche oggi è ancora significativo: ben 875, di cui una percentuale molto alta ancora in Lombardia. Ciò dimostra che il virus approfitta di qualunque circostanza per marcare la propria presenza. Dunque non si può abbassare la guardia. E fino a quando non si arriverà a quota zero non si può essere tranquilli.

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