Lutto nell’imprenditoria e nel calcio: è morto Luciano Gaucci, vulcanico patron di Perugia, Catania, Viterbese e Samb

di SERGIO TRASATTI/ Luciano Gaucci è morto sabato 1 febbraio a Santo Domingo, dove ha trascorso gli ultimi anni della sua vita. Lo storico presidente del Perugia aveva 81 anni ed è stato uno dei patron simbolo di un’epoca calcistica che non c’è più. Il 6 novembre 1999 si gioca Perugia-Bari:  i pugliesi vincono 2-1 ma la partita è dura. Il calciatore Renato Olive esce con uno zigomo rotto dopo un contrasto con Duccio Innocenti. Quello che accade dopo tra i presidenti Gaucci e Matarrese (ripreso dalle telecamere di Telemontecarlo) è passato alla storia come uno dei video più famosi degli anni 2000. Gaucci fu patron anche di Catania, Viterbese e Sambenedettese.

La storia di “Big Luciano”. Gaucci è stato presidente del Perugia dal 1991 al 1999 e ha continuato a controllare il club umbro fino a metà del decennio successivo, portando il Grifone a vette importanti per una realtà di provincia. Gaucci, che iniziò la sua ascesa imprenditoriale grazie a una ditta di pulizie, ha portato il Perugia dalla serie C alla A,  lanciando giocatori come Marco Materazzi e il giappponese Hidetoshi Nakata. Concluse anche alcune operazioni un po’ forzate, ma che gli diedero grande popolarità. Come quando nel 2003 tesserò come calciatore Saadi Gheddafi, figlio del Colonnello libico. Grande appassionato di cavalli, è stato proprietario del mitico Tony Bin trionfatore più volte in gare prestigiose. Da tempo, si era ritirato nella Repubblica Dominicana per sfuggire a inchieste e creditori. Per anni compagno della bella Elisabetta Tulliani, oggi moglie dell’ex presidente della Camera Gianfranco Fini. Elisabetta Tulliani che andava a scuola con uno dei figli di Gaucci. Mitica la la frase di “Big Luciano” al figlio: “Ahò se nun ce provi tu ce provo io”. Anche questo era Luciano Gaucci.

Commenta per primo

Lascia un commento