LUTTO DELLA CULTURA. E’ morto a 92 anni il grande architetto Vittorio Gregotti, ricoverato per una polmonite provocata dal Coronavirus

Vittorio Gregotti in occasione della proiezione del film documentario sulla vita di Leopoldo Pirelli  (foto Ansa del 25 gennaio 2017 di Vince Paolo Gerrace)

E’ morto questa mattina a Milano l’architetto Vittorio Gregotti. Aveva 92 anni ed era ricoverato per una polmonite. A darne notizia è stato su Facebook Stefano Boeri, il presidente della Triennale. Il quale, nel ricordare l’architetto Gregotti, ha scritto che con lui è scomparso anche “un saggista, critico, docente, editorialista, polemista, uomo delle istituzioni, che – restando sempre e prima di tutto un architetto – ha fatto la storia della nostra cultura. Concependo l’architettura come una prospettiva sull’intero mondo e sulla intera vita. Che grande tristezza”.

Gregotti era nato a Novara nel 1927. Dopo la laurea in architettura nel 1952 al Politecnico di Milano entrò, come prima esperienza, nello studio BBPR.  Dal 1953 al 1968 svolse la sua attività in collaborazione con Ludovico Meneghetti e Giotto Stoppino. Nel 1974 fondò la Gregotti Associati di cui era presidente. È stato anche docente di Composizione architettonica presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, ha insegnato nelle Facoltà di Architettura di Milano e Palermo. Nel corso della sua attività accademica è stato anche ‘visiting professor’ alle Università di Tokyo, Buenos Aires, San Paolo, Losanna, Harvard, Filadelfia, Princeton, Cambridge (U.K.) e all’M.I.T. di Cambridge (Mass.). Tra i suoi numerosi interventi si contano la risistemazione di Potsdamer Platz a Berlino, i progetti del Teatro degli Arcimboldi a Milano, del Gran Teatro Nazionale di Pechino e della Chiesa di san Massimiliano Kolbe, a Bergamo.

Su Facebook è stata aperta una pagina pubblica in suo ricordo.

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