L’ONDATA MIGRATORIA/ Domande di asilo: +47% in Italia (in testa i nigeriani), + 58% in Germania.

Ieri la Commissione europea ha varato un nuovo piano per fronteggiare l’ondata migratoria dall’Africa e dal Medio Oriente attraverso la Libia. Il ministro Minniti, che stasera riferirà al Senato e domani sarà al vertice europeo di Tallinn, chiede un incontro urgente in sede europea per rivedere il sistema Triton. Intanto dai dati riepilogativi dei flussi verso il paesi europei emerge un boom di domande di asilo in Italia. Ma non solo.
L’Italia ha ricevuto quasi 123mila domande d’asilo nel 2016, con un aumento del +47% rispetto al 2015. Le 122.960 richieste sono pari al 9,5% del totale Ue. La maggior parte dei richiedenti asilo in Italia sono i nigeriani (22%). E’ quanto emerge dai dati del rapporto annuale dell’Easo, l’Agenzia Ue per l’asilo. La Germania si conferma record con 745.155 domande, pari a un aumento del 58% rispetto all’anno precedente e al 58% delle domande d’asilo complessive nell’Ue.
Le domande di asilo nell’Ue nel 2016 sono state quasi 1,3 milioni, pari a un calo del 7% rispetto al 2015 quando erano state vicine a 1,4 milioni. I principali Paesi che hanno ricevuto le richieste da parte dei migranti sono stati la Germania, l’Italia, la Francia, la Grecia e l’Austria, mentre le nazionalità che più hanno fatto domanda di asilo sono i siriani, gli afghani, gli iracheni, i pachistani e i nigeriani.
La rotta del Mediterraneo centrale ha registrato nel 2016 “un numero record di migranti”, soprattutto dall’Africa subsahariana, occidentale e dal Corno d’Africa, che “sono stati individuati mentre passavano illegalmente la frontiera”. Si tratta di 181.459 migranti, un aumento del 18% rispetto al 2015. “Questo ha reso il Mediterraneo centrale la principale rotta d’accesso per i migranti africani verso l’Ue, con l’Italia come il principale punto d’ingresso”.

Il premier dell’Estonia: gli stati Ue agiscano insieme – La crisi migratoria “è la sfida più urgente da affrontare, una sfida che non vediamo da decenni: abbiamo il dovere di assistere in Europa i migranti e aiutarli in questa tragedia”. E’ quanto afferma il premier estone Juri Ratas presentando davanti al Parlamento europeo le priorità della presidenza di turno del Consiglio. “Nessuno Stato membro – afferma Ratas – può risolvere la crisi da solo, possiamo rendere l’Europa sicura se agiamo insieme”. Domani il tema è sul tavolo del vertice informale dei ministri dell’Interno a Tallinn.

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