di FABIO CAMILLACCI/ Quatar 2022 al via. Prima della gara inaugurale vinta 2-0 dall’Ecuador contro i padroni di casa, allo stadio Al Bayt è andata in scena la consueta spettacolare cerimonia di apertura di questi Mondiali di calcio. Uno show ovviamente di lusso alla luce dei petrodollari arabi. Uno show firmato dall’italiano Marco Balich in un impianto altamente tecnologico costruito nel cuore del deserto. D’eccezione la voce guida dell’evento: Morgan Freeman, il quale ha parlato di inclusività, tolleranza e rispetto. Sul campo, invece, la prima rete arriva dopo 16 minuti di Qatar-Ecuador e su calcio di rigore concesso dal nostro Orsato senza l’ausilio del Var.
Le parole dell’emiro qatariota. Tamim bin Hamad Al Thani ha detto: “E’ bello che i popoli mettano da parte ciò che li divide e mettano inseme ciò che li unisce. Che siano giorni che possano ispirare bontà e speranza. Benvenuti e buona fortuna a tutti”. E poi, musica e danze tradizionali al centro del campo. Mentre, nel suo dialogo con un noto personaggio locale, Morgan Freeman (nella foto a sinistra) ha affermato: “Con il rispetto reciproco possiamo vivere insieme. E con la tolleranza e il rispetto possiamo vivere sotto un unico tetto”.
A bordocampo le sagome con le maglie delle 32 squadre partecipanti a questa fase finale. Inoltre, hanno sfilato tutte le mascotte delle precedenti edizioni dei campionati del mondo, tra cui anche “Ciao” di Italia ’90. E in sottofondo tra le altre hanno risuonato anche le note di “Waka waka”, inno di Sudafrica 2010. A proposito di mascotte, quella di Qatar 2022 è una sorta di copricapo arabo, un barracano con occhi e bocca: si chiama “Laeeb” (foto in home page e a destra). Tornando alla musica, Jungkook, famosissimo cantante del gruppo coreano BTS, ha cantato “Dreamers”, colonna sonora dei Mondiali 2022.
“Respect” una delle parole chiave. Morgan Freeman, ha voluto ribadire un concetto tornando a parlare di rispetto reciproco. Proiettato anche il video, che risale a oltre 50 anni fa, di una partita di calcio improvvisata nel deserto. Tra i calciatori di quella storica sfida sulla sabbia si riconosce l’attuale emiro del Qatar che di fatto con il suo saluto ha aperto ufficialmente la 22esima edizione dei campionati del mondo di calcio.
Dalla cerimonia alla gara inaugurale il passo è stato breve. Come detto, non è stato proprio l’esordio che i qatarioti sognavano. Al-Sheeb e compagni, al debutto assoluto in una rassegna iridata, diventano peraltro la prima nazione ospitante di un Mondiale, sconfitta alla sua gara d’esordio. L’Ecuador vince per 2-0 e lancia la sfida alle altre due nazionali presenti nel girone A: Senegal e Olanda. Trascinatore dell’Ecuador, il 33enne attaccante dei turchi del Fenerbahce, Enner Valencia: autore di una doppietta. Primo gol su rigore al 16′; penalty concesso da Orsato per un netto fallo del portiere qatariota in uscita. Il totale dominio dell’Ecuador è completato dal raddoppio al 31′: cross dalla destra di Preciado e colpo di testa vincente di Valencia. Ma questo è solo l’inizio.
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