L’ITALMANCINI/ In vista dell’esordio in Nations League, il c.t. azzurro lancia l’allarme: “Mai così pochi italiani in campo. I club devono far giocare i giovani”

di FABIO CAMILLACCI/ Campionato di Serie A: prime 3 giornate e stop. E’ il momento della prima sosta per dare spazio agli impegni delle Nazionali. Ovviamente, per quanto ci riguarda, riflettori puntati sulla nuova Italia di Roberto Mancini. Oggi a Coverciano in conferenza stampa il c.t. azzurro ha lanciato l’allarme: “Mai da noi è stato così basso l’utilizzo degli italiani, e allora dobbiamo inventarci qualcosa. E per questo faccio un certo tipo di convocazioni. Resto comunque fiducioso perché credo che ci siano italiani molto bravi, sicuramente più bravi di tanti stranieri che giocano al posto loro. Il romanista Zaniolo ad esempio è il primo baby da osservare da vicino, perché crediamo abbia grandi qualità”. A Zaniolo si sarebbe aggiunto per la verità anche Pellegri, ma un problema muscolare ha costretto il giovane attaccante del Monaco ad abbandonare il ritiro di Coverciano. Così, il “Mancio” può coccolarsi solo Zaniolo: “Dico che possiede doti importanti, ha fatto molto bene nell’Europeo Under 19, e a 19 anni uno bravo deve giocare. In passato parecchi suoi coetanei erano già nel calcio dei grandi, e così deve essere oggi. Come accade all’estero fra l’altro. Noi da Coverciano cerchiamo di lanciare un messaggio forte, siamo convinti che chi gioca bene in Under possa farlo anche a un livello superiore, e allora non ci resta che aspettare e sperare di vedere in campo i nostri ragazzi con costanza e ad alti livelli”.

Obiettivo azzurro: vincere subito. Dopo la mancata qualificazione al Mondiale di Russia 2018, la Nazionale riparte dalla Nations League: venerdi 7 settembre a Bologna gli azzurri sfideranno la Polonia e lunedi 10 a Lisbona affronteranno il Portogallo. Mancini non vede l’ora di vivere partite ufficiali dopo aver esordito come c.t. dell’Italia solo in amichevole: “Sì, sono emozionato di iniziare a giocare per i tre punti. Affrontiamo la Nations League convinti di fare bene, di vincere. L’importante è diventare squadra al più presto, perché in fin dei conti sono 3-4 al mondo i giocatori che possono vincere da soli le partite, per il resto contano tante altre cose”.

Il c.t. torna sui singoli. Imbeccato dai cronisti su altri nomi, il commissario tecnico ha poi dichiarato: “Benassi sta facendo ottime cose, lo seguiamo da tempo, ha fatto tutte le giovanili azzurre. Bernardeschi? Non è da escludere un impiego anche a centrocampo o come mezzapunta, reparto dove in effetti abbiamo oggi qualche problema per via dello scarso utilizzo dei vari Pellegrini, Cristante, Gagliardini e tanti altri. Verratti? Dovrebbe rientrare per la prossima chiamata: speriamo”. A questo punto la domanda sorge spontanea direbbe qualcuno, cioè potrebbe tornare di moda De Rossi? “Ho parlato con lui, fa parte dei giocatori con esperienza, un campione vero per intenderci. Se ci sarà bisogno, sarà chiamato. Daniele ha dato la sua disponibilità. Più o meno lo stesso discorso vale per Buffon, anche se in porta abbiamo maggiore materiale su cui lavorare, e lì vogliamo insistere”. Infine, il capitolo attaccanti: “Spero di rivedere al più presto il Belotti di anno fa, quello che segnava a raffica prima dei tanti guai fisici”. Chiusura con relativa battuta spiritosa su Balotelli: “Credo che stia abbastanza bene. Se ha perso peso? Sì, 8-9 grammi…”. E allora in bocca al lupo alla nuova ItalMancini.

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