Lame che appaiono nel buio, donne sole, turisti, coppie appartate che diventano vittime innocenti dell’accanimento di criminali della porta accanto, indagini giudiziarie che impiegano tempo, risorse, e tanti lenzuoli a terra prima della cattura di quello che a tutt’oggi appare come l’emblema del Male, il “mostro” privo di empatia, perso nei suoi labirinti mentali, eppur lucidissimo: il serial killer.
Sembrano scene di un thriller, sono invece percorsi cruenti e sanguinari, tragicamente realistici, che la cronaca ci rimanda da decenni ogni giorno nelle sue strisce informative. E’ la cornice del libro scritto dai giornalisti Rita Cavallaro ed Emilio Orlando, 22 Gradini per l’Inferno, che verrà presentato martedì 21 giugno ai Cocktail d’Avanguardia promossi da Meta Magazine e Meta Promotion, alle ore 19 presso il ristorante La Quintessa, via Spiaggia del Lago 20 a Castel Gandolfo. A discutere dei temi del volume, insieme al pubblico, intervistati da Andrea Titti, ci saranno il giornalista e coautore del testo, Emilio Orlando e Carmine Castoro, filosofo della comunicazione.
Dal mostro di Nerola al Landru della Bassa, dalla Saponificatrice di Correggio a Donato Bilancia, fino al mostro di Firenze e tanti altri, sulla base delle irresistibili pulsioni omicidiarie, del modus operandi, e del movente degli autori di tanti barbari delitti, l’autore ci aiuterà a scoprire la vera natura del loro sadismo rituale, misurato sui 22 livelli della scala della malvagità inventata dallo psichiatra forense della Columbia University, Michael Stone. Dall’infanzia all’adolescenza, dai legami familiari a quelli sociali, si analizzeranno le esperienze che li hanno sconvolti fino a spingerli a massacri feroci, ad “annientare” persone senza colpa. (red)
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