ULTIME NOTIZIE (ore 9 del 7 aprile) – L’emittente televisiva al Jazeera riferisce e che il premier del governo libico riconosciuto dalla comunità internazionale, Fayez al Sarraj, ha accusato il generale Khalifa Haftar di “tradimento” in un discorso tenuto ieri, sabato 6 aprile: “Abbiamo steso le nostre mani verso la pace – ha detto al-Sarraj – ma dopo l’aggressione da parte delle forze di Haftar e la sua dichiarazione di guerra contro le nostre città e la nostra capitale non troverà nient’altro che forza e fermezza”. Dal canto loro le forze di Haftar hanno annunciato di aver decretato una no-fly zone ad ovest. Le forze del governo di Sarraj rivendicano la riconquista dell’aeroporto, che si trova a 25 chilometri dal centro della capitale ma è chiuso da cinque anni. La notizia viene smentita dall’esercito di Haftar, le cui truppe dalla Cirenaica si sono avvicinate sempre di più a Tripoli dopo che lo stesso Haftar ha annunciato apertamente di voler abbattere il governo di al-Sarraj, l’unico ufficialmente riconosciuto dalla comunità internazionale. Ma un portavoce dell’Esercito nazionale libico, Ahmed Mismari, sostiene che “la zona da Tarhouna fino all’aeroporto è stata tutta messa in sicurezza”. Inoltre cinque militari dell’Esercito nazionale libico (Lna), tra cui il maresciallo di campo di Haftar e comandante generale, sono rimasti uccisi negli scontri per il controllo della zona a sud e a sud-est di Tripoli fra Tarhuna ed el-Azizia. Lo riferisce il sito Alwasat citando il portavoce dello Lna, Ahmed al-Mismari. Venerdì era stata segnalata l’uccisione di almeno un altro militare di Haftar (due, secondo informazioni dell’Associated Press).
Le forze del generale Haftar hanno annunciato invece di aver preso il “controllo di Qasr Bin Ghashir, Wadi el Rabie e Souq al-Khamis” (o Sog Al-Khmies). Qasr Bin Ghashir è una località situata accanto all’aeroporto internazionale, a circa 25 km in linea d’aria da Piazza dei Martiri, il centro di Tripoli, sul lungomare.
Almeno secondo un’emittente libica, negli scontri a sud di Tripoli le forze che appoggiano il premier Fayez al-Sarraj hanno usato anche l’aviazione contro l’esercito nazionale libico di cui il maresciallo di campo Khalifa Haftar é comandante generale. “
Ricordiamo che la situazione libica dovrebbe essere al centro dell’ incontro del Consiglio di sicurezza Onu, chiesto dalla Gran Bretagna, nel quale l’inviato speciale Ghassan Salamè farà il punto sulla situazione. Intanto, anche le brigate di Zawiya, a ovest di Tripoli, hanno dichiarato guerra contro le forze di Haftar: i miliziani hanno ripreso il controllo di un checkpoint nei pressi di Sorman, catturando – affermano – “10 soldati di Haftar”.
Lunedì al consiglio Esteri a Lussemburgo l’Alto rappresentante Federica Mogherini aggiornerà i ministri sugli ultimi sviluppi e su quanto emerso alla riunione del cosiddetto Quartetto per la Libia, a cui ha partecipato alcuni giorni fa a Tunisi, afferma il portavoce, che ribadisce il sostegno dell’Unione agli sforzi per la mediazione dell’inviato speciale Ghassan Salamé.
In una situazione del genere ci si chiede anche che cosa ne è delle masse di migranti affluiti in Libia nella speranza di raggiungere la costa mediterranea europea e quale evoluzione avranno questi flussi, nei quali potranno infiltrarsi elementi pericolosi per la sicurezza europea.
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