CLOSING MILAN/ Tormentone finito, i rossoneri ai cinesi sconosciuti in patria. Han Li acquista il club con un prestito. Cena ad Arcore, Berlusconi assicura: “Resto il primo tifoso del Milan”

di FABIO CAMILLACCI/ Il Milan è ufficialmente un club cinese e sabato, il derby di ritorno di campionato con l’Inter: sarà un “Derby della Madunina” tutto cinese. L’a.d. di Fininvest Danilo Pellegrino ha firmato il passaggio di proprietà delle azioni in mano a Silvio Berlusconi, il 99,93% del capitale sociale. Il notaio Giacomo Ridella, dello studio notarile “Busani, Ridella, Mannella”, intorno alle 15.30 ha autenticato la firma, passaggio formale decisivo. Già un’ora e mezza prima, però, si poteva dire: il Milan ha chiuso ufficialmente l’era Berlusconi, come testimoniano comunicato ufficiale, foto e brindisi. Intorno a quell’ora è arrivato infatti il versamento dei 190 milioni decisivi, rimasti in mattinata su un conto in Lussemburgo: il Milan è costato 520 milioni, più 80 per la gestione del 2016-17. Sono stati necessari otto mesi, tanti rinvii e un prestito dal fondo Elliott di 303 milioni (solo 180 destinati al closing) per chiudere la trattativa più romanzesca degli ultimi anni di calcio italiano.

La firma chiude un percorso lungo oltre due anni. Febbraio 2015: Fininvest in una nota ufficiale parla per la prima volta di possibile “partnership” con un socio esterno. Marzo 2015: entra in scena Bee Taechaubol, per tutti presto Mister Bee. Autunno 2015: il closing con Mr. Bee, fissato per il 30 settembre, slitta più volte. Marzo 2016: Fininvest conferma l’interesse di “altri e autorevoli investitori”. Estate 2015: Sal Galatioto, advisor influente nello sport americano, e Nicholas Gancikoff, suo uomo di riferimento in Italia, sembrano gestire la trattativa. Gancikoff concorda con Galliani il mercato del Milan e ha un peso nella scelta di Montella come allenatore. Agosto 2016: il 5 agosto Li Yonghong esclude dalla trattativa Galatioto, Gancikoff, il fondo Gsr e Sonny Wu, riconosciuto a luglio come capo cordata. Fininvest sceglie Mr. Li che, con la sua Sino-Europe, versa una caparra di 100 milioni e sceglie Marco Fassone come a.d. del nuovo corso. Settembre-ottobre 2016: emergono documenti falsi che Li Yonghong avrebbe presentato a Fininvest ad agosto. Mr. Li non è conosciuto nemmeno nel suo Paese e non avrebbe al suo fianco il Governo, come detto invece in un primo momento. Intanto, salta l’accordo con Paolo Maldini: l’ex capitano non entrerà in società. Dicembre 2016: il closing, previsto per il 13 dicembre, viene rinviato al 3 marzo. Motivazione? La mancanza delle autorizzazioni del Governo all’esportazione di denaro dalla Cina. Febbraio 2017: si scopre che Li Yonghong sarà solo, senza aziende al suo fianco nell’operazione. Il 28 febbraio il closing slitta di un mese. Inizio marzo: scade il contratto in esclusiva tra Fininvest e Sino-Europe. SES versa una nuova caparra da 100 milioni, come in un acquisto a rate, e la telenovela continua. Fine marzo: il 25 SES trova i soldi per chiudere ed esce (momentaneamente?) di scena. Li Yonghong, ora a capo di Rossoneri Sport Investment Lux, riceve il finanziamento decisivo dal fondo Elliott Management, noto per il suo ruolo nella vicenda del default dell’Argentina. Con 303 milioni in più, almeno 50 peraltro destinati al mercato, può tornare all’attacco del Milan. Il resto è cronaca di questi giorni. Due cose sono strane: questi cinesi hanno acquistato il Milan chiedendo un super prestito da un fondo e soprattutto, stasera sui siti cinesi non c’è traccia della notizia. A conferma che il nuovo proprietario del Milan in patria è un illustre sconosciuto. Un nuovo Thohir in rossonero?

Cena ad Arcore. La lunga giornata si è chiusa con la cena di Arcore, alla presenza di Silvio Berlusconi. L’ormai ex-presidente è stato raggiunto dalla figlia Barbara, da Han Li, Marco Fassone e Adriano Galliani. La cena è durata circa tre ore. Verso le 23.30 Berlusconi ha salutato, accompagnandoli alla porta. Barbara Berlusconi e Adriano Galliani, a.d. dimissionari del Milan, si sono intrattenuti più a lungo con l’ex premier, oltre ai manager di Fininvest che negli ultimi due anni hanno seguito le trattative per la cessione del Milan, l’amministratore delegato Danilo Pellegrino e il responsabile business development Alessandro Franzosi. All’esterno della villa di Arcore qualche irriducibile berlusconiano rossonero ha ringraziato Berlusconi (foto a sinistra).

Il comunicato ufficiale. Fininvest e Rossoneri Sport Investment Lux annunciano: “Fininvest ha oggi finalizzato la cessione alla Rossoneri Sport Investment Lux dell’intera partecipazione, pari al 99,93%, detenuta nell’AC Milan. La finalizzazione odierna dà piena esecuzione al contratto di compravendita firmato dall’amministratore delegato di Fininvest, Danilo Pellegrino, e da David Han Li, rappresentante di Rossoneri Sport Investment Lux, il 5 agosto 2016 e rinnovato il 24 marzo scorso. Gli estremi dell’accordo sono quelli resi noti a suo tempo e prevedono una valutazione complessiva dell’AC Milan pari a 740 milioni di Euro, comprensivi di una situazione debitoria stimata al 30 giugno 2016, come da intese fra le parti, in circa 220 milioni di Euro. A quanto incassato da Fininvest si aggiungono 90 milioni di Euro a titolo di rimborso dei versamenti in conto capitale eseguiti dalla stessa Fininvest a favore del Milan dal 1° luglio 2016 ad oggi. Gli acquirenti hanno confermato l’impegno a compiere importanti interventi di ricapitalizzazione e rafforzamento patrimoniale e finanziario di AC Milan. Nella giornata di venerdì 14 aprile, l’Assemblea dei Soci dell’AC Milan riunita in prima convocazione provvederà, fra l’altro, a deliberare in ordine alla nomina dei nuovi organi sociali della società. Rossoneri Sport Investment Lux si è avvalsa di Rothschild & Co. come advisor per gli aspetti finanziari e degli Studi Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners e Gattai, Minoli, Agostinelli & Partners per gli aspetti legali. Fininvest è stata assistita da Lazard e dallo studio Chiomenti rispettivamente per gli aspetti finanziari e per quelli legali”.

L’annuncio e i ringraziamenti reciproci. “Ringrazio Berlusconi e Fininvest per la fiducia, e i tifosi per la pazienza. Da oggi costruiamo il futuro”: questa la prima dichiarazione – affidata a una nota ufficiale – dell’investitore cinese Li Yonghong dopo il closing con cui è diventato proprietario del Milan.

E Silvio Berlusconi, trasformatosi (dopo essersi fatto fotografare mentre dà il biberon a un agnellino) da “signore del calcio” in “signore degli agnelli”, ha detto: “Se oggi lascio ogni carica operativa e rappresentativa, rimarrò sempre il primo tifoso del Milan, la squadra che mio padre mi insegnò ad amare da bambino, il sogno che abbiamo realizzato insieme. Ai nuovi responsabili rivolgo l’augurio più cordiale e sentito di realizzare traguardi ancora più straordinari di quelli ottenuti da noi. A coloro che restano, ai giocatori, all’allenatore, ai collaboratori della società, a tutti i nostri tifosi rivolgo l’augurio più affettuoso di grandi successi, e a ciascuno di loro l’augurio di realizzare nello sport e nella vita tutti i progetti e i sogni che portano nella mente e nel cuore per sé e per le persone che amano”.

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