L’EUROPA E IL CORONAVIRUS/ La presidente Ursula von der Leyen sospende il patto di stabilità (come chiesto dal governo italiano) per consentire il finanziamento ad imprese grandi e piccole colpite dalla crisi

La presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte (foto Epa di Olivier Hoslet)

La Commissione Ue ha attivato la clausola di salvaguardia del Patto di stabilità, che consentirà ai Governi di “pompare nel sistema denaro finché serve”: lo ha annunciato oggi la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in un videomessaggio.
Il Coronavirus ha un impatto drammatico sull’economia, molti settori sono colpiti. Il lockdown è necessario ma rallenta severamente l’attività economica. La scorsa settimana ho detto che faremo tutto il possibile per sostenere l’economia e i cittadini, e oggi rispettiamo quanto detto. Gli aiuti di Stato sono i più flessibili di sempre e i vostri Governi possono dare i soldi che servono a ristoranti, negozi, imprese piccole e medie“, ha detto von der Leyen. Inoltre, “cosa mai fatta prima, abbiamo attivato la clausola di salvaguardia (general crisis clause, come chiesto dal capo del governo italiano)”, ovvero “stiamo allentando le regole” per consentire ai Governi di spendere, ha spiegato.

“In periodi di severa recessione per la Ue e la zona euro gli Stati possono temporaneamente allontanarsi dall’aggiustamento verso l’obiettivo di medio termine (OMT), posto che ciò non metta a rischio la sostenibilità di bilancio nel medio termine“: è quanto prevede la clausola di salvaguardia che la Commissione Ue ha proposto al Consiglio di attivare, considerando che “sussistono le circostanze” che la prevedono, ovvero “la severa recessione che ci si aspetta”.

Il premier Giuseppe Conte esprime soddisfazione per la decisione riguardante la sospensione del Patto di stabilità e di crescita. Si tratta “di un ulteriore, importante strumento che tornerà utile a integrare la strategia di risposta europea alle gravi conseguenze sociali ed economiche dell’emergenza sanitaria da Coronavirus. Bisogna continuare a lavorare – afferma Conte in una nota – per arricchire il ventaglio degli strumenti messi in campo in modo da rendere la reazione europea coordinata, forte, tempestiva”.

“Stiamo facendo un ulteriore passo senza precedenti. Attivare la clausola di salvaguardia apre la strada a una risposta fiscale forte e coordinata all’immensa sfida che affrontiamo collettivamente. Sono fiducioso che il Consiglio darà rapido consenso a questa proposta necessaria”: lo ha detto il commissario agli affari economici ell’UE, Paolo Gentiloni.

E il premier Conte chiede di utilizzare le risorse del Mes, 500 miliardi per sostenere le economie dei paesi membri. “Si può anche pensare di utilizzare le risorse del Mes trasformandolo in una sorta di “coronavirus Fund” perché le sue risorse possano essere utilizzate da tutti gli stati europei per fronteggiare gli effetti economici prodotti dalla pandemia. Queste risorse devono pertanto essere concesse a tutti gli Stati, senza alcuna condizionalità presente o futura”. E’ quanto scritto in una nota di Palazzo Chigi.

Entra in scena (fuori luogo) Matteo Salvini scrivendo su facebook: “Leggo in queste ore che il presidente Conte chiede l’intervento del Mes. Assolutamente no, infilerebbe l’Italia nel tunnel di “lacrime e sangue”. Anche per questo chiediamo la riapertura di Camera e Senato, come parlamentari vogliamo e dobbiamo dare il nostro contributo“.

Secondo le stime del Fondo Monetario internazionale il pil italiano è atteso che posa calare nel 2020 dello 0,6% mentre il debito pubblico salirà al 137% del pil e il deficit al 2,6%. Le stime sono contenute in una nota datata 11 marzo e allegata all’Article IV sull’Italia, e includono quindi in parte l’effetto del coronavirus. Nel rapporto, stilato invece sulla base dei dati a disposizione fino al 28 gennaio, si prevede una crescita per l’Italia dello 0,4%.

Il Fmi loda la risposta decisa delle autorità italiane al coronavirus, “incluse le azioni più recenti” e raccomanda “azioni coordinate regionali e internazionali per affrontare gli effetti della pandemia”. Nella nota allegata all’Article IV sull’Italia, il Fondo “riconosce e sostiene le priorità delle autorità” che sono “giustamente concentrate nel combattere la pandemia e sostenere la sanità, i lavoratori, le aziende e le famiglie”. Il Fmi plaude alle autorità italiane per la “loro prudente attuazione della politica di bilancio nel 2019 che è stato meglio delle attese” e per i progressi “nel rafforzamento delle banche”. Il Fondo comunque “riconosce che il bilancio quest’anno peggiorerà” a causa degli effetti della pandemia e “dà il benvenuto al piano delle autorità di portare avanti un risanamento di bilancio di medio termine, una volta che la pandemia” sarà passata. Secondo il Fmi servono misure pro-crescita e inclusive, inclusa quella fiscale.  

Il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, ha avvertito che se l’Unione europea abbandona l’Italia, l’Ue “non si riprenderà più”. Intervistato dalla tv Lci, Le Maire ha lanciato un appello ai Paesi Ue a “essere uniti” per far fronte al Coronavirus. “Se sarà ognun per sé” – ha ammonito – se si abbandonano alcuni Stati, se ad esempio si dice all’Italia ‘cavatevela da soli’, l’Europa non si riprenderà”.

“Serve maggiore severità. Non so se ci sarà un nuovo provvedimento, la catena di comando è netta e Conte fa la sintesi, ma lo auspicherei almeno nelle zone come la Lombardia”, ha detto il capo politico del M5s, Vito Crimi a Radio 1.

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