Le domeniche gratuite nei musei: il ministro Bonisoli dice che così non va. Come cambiare

“Occorre maggiore libertà per stabilire le #GiornateGratisNeiMusei. Giornate gratuite che noi non solo intendiamo mantenere, ma aumentare, ma modulandole, con intelligenza, a seconda del sito, del flusso turistico e del periodo dell’anno, con particolare attenzione alle persone che non possono permettersi di andare al museo”: lo ribadisce con un post su Facebook il ministro della cultura Bonisoli, che proprio su questo argomento è stato oggetto alla fine di luglio di una dura polemica politica, e che oggi spiega di aver incontrato i direttori manager dei musei autonomi del Mibac. “Il sistema dell’obbligatorietà delle prime domeniche del mese non funziona e va superato, anche perché non tutti i siti sono uguali”, scrive. “A dirlo, sia a me personalmente, che tramite gli organi di stampa, sono gli stessi direttori dei musei”.

Per questo motivo il ministro ha voluto incontrarli e ascoltarli, alla presenza del segretario generale, dei direttori generali e del capo di gabinetto (foto). Obiettivo: costruire con loro una strategia più efficiente per aprire i musei ai giovani e a coloro che non possono permettersi, anche per motivi economici, di portare le loro famiglie in visita al patrimonio culturale, storico e artistico di cui l’Italia dispone e di cui in certi periodi dell’anno sono soprattutto i turisti stranieri a godere gratuitamente.

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