L’assessore alla Sicurezza del Comune di Voghera reagisce sparando un colpo di pistola alla spinta di un immigrato marocchino uccidendolo. Agli arresti domiciliari per “eccesso colposo di legittima difesa”

L’assessore Adriatici e il luogo dello sparo (foto Ansa)

E’ stato Massimo Adriatici, avvocato, assessore alla sicurezza del Comune di Voghera (Pavia), a sparare il colpo di pistola che ieri sera, poco dopo le 22, ha ucciso un uomo di 39 anni di nazionalità marocchina. Inizialmente le condizioni dell’uomo non sembravano preoccupanti, poi si sono aggravate sino al decesso. Il fatto è accaduto in piazza Meardi nella città oltrepadana. L’assessore, si trova ora agli arresti domiciliari, è indagato  per eccesso colposo in legittima difesa.

A quanto si apprende da ambiente investigativi, non risulterebbe che la vittima gli avrebbe lanciato contro una bottiglia di birra. Bottiglia che l’uomo potrebbe aver lanciato, però, nelle fasi precedenti, quando, come era solito, stava infastidendo delle persone davanti al bar in piazza Meardi. E’ stato confermato che il marocchino non aveva alcuna arma con sé. Adriatici sostiene di aver esploso il colpo “per sbaglio” mentre cadeva dopo la spinta.

Da quanto si è appreso Adriatici deteneva regolarmente la pistola con cui ha sparato. L’avvocato è assessore dall’ottobre del 2020 nella giunta di centrodestra guidata dal sindaco Paola Garlaschelli.  Eletto nelle file della Lega, è titolare di uno studio di avvocatura molto noto, ed è salito all’onore delle cronache locali per iniziative contro la cosiddetta ‘malamovida’ e l’abuso di sostanze alcoliche nelle ore serali.

Adriatici, dal suo profilo Facebook, risulta “docente di diritto penale e procedura penale presso Scuola allievi agenti Polizia di Stato Alessandria” ed “ex docente dell’Università del Piemonte Orientale”. In un’intervista alla Provincia Pavese del 29 marzo 2018 affermava che “L’uso di un’arma deve essere giustificato da un pericolo reale, per la persona che la usa, per le sue proprietà o quelle altrui. Ma questo non significa farsi giustizia da soli. Ovvero, la legittima difesa si configura se sparo per evitare che qualcuno spari a me, o non ci sono altro mezzi per metterlo in fuga ed evitare che rubi. Sparare deve essere l’extrema ratio, l’ultima possibilità da mettere in atto se non ne esistono altre“.

Secondo una prima ricostruzione  di Adriatici, uno spintone l’avrebbe fatto cadere per terra e in quel mentre sarebbe partito un colpo, uno solo, ma fatale.

Sull’episodio – che sta avendo ripercussioni politiche anche su scala nazionale – indagano i carabinieri di Pavia, ai quali l’assessore ha ribadito di aver sparato involontariamente e che il colpo sarebbe partito dalla sua arma, regolarmente detenuta, accidentalmente.

Sull’episodio sono intervenuti sia il capo della Lega, Matteo Salvini, sia il segretario del Pd Enrico Letta.  Salvini ha affermato: “Altro che far west, a Voghera si fa strada l’ipotesi della legittima difesa. Aspettiamo la ricostruzione dei fatti, non ci sono cittadini che con il legittimo possesso delle armi vanno in giro a sparare. A fronte di una aggressione come estrema ratio ovviamente la difesa è sempre legittima“.

Enrico Letta chiede lo stop alle armi private: “Oggi a Voghera un uomo è morto, per colpa di una pistola. È un giorno triste. Saranno inquirenti e autorità giudiziarie a decidere. Nessuno si sostituisca a loro. Ma una cosa dobbiamo e possiamo farla: StopArmiPrivate. In giro con le armi solo poliziotti e carabinieri“. (fonte: Ansa)

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