L’ASSEDIO DI MARIUPOL/ Gli ucraini non si arrendono ma Putin prepara l’assalto finale. Terribile denuncia di una Ong: “150 bambini portati via dai russi”. L’Ucraina è pronta a chiedere lo status di Paese candidato all’adesione all’Ue

“Mariupol non si arrende, ma la città non esiste più”, sono parole del ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, dopo oltre un mese d’assedio da parte dell’esercito russo. E mentre Kiev annuncia di aver completato il questionario per ottenere lo status di Paese candidato all’adesione all’Ue, Mosca mette in guardia l’Unione europea: “Il nostro default potrebbe comportare il vostro”.

L’assedio di Mariupol. Un consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andriushchenko, ha detto: “Le forze russe hanno annunciato che la città assediata verrà chiusa all’ingresso e all’uscita lunedì, gli uomini che restano in città saranno controllati per essere ricollocati”. Lo stesso consigliere su Telegram pubblicando la foto di centinaia di abitanti di Mariupol in fila per ottenere i permessi, ha aggiunto: “I russi hanno cominciato a distribuire dei pass per muoversi all’interno della città assediata”.

La terribile denuncia di un gruppo per i diritti umani della Crimea. Fanno sapere che i russi avrebbero portato via con la forza da Mariupol circa 150 bambini, 100 dei quali ricoverati in ospedale; la maggior parte di loro strappata ai genitori. Olha Skrypnyk, capo del gruppo per i diritti umani della Crimea, ha reso noto: “L’esercito russo ha portato via con la forza circa 150 bambini da Mariupol e li ha trasferiti nella direzione di Donetsk occupata e del Taganrog russo”. Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol rincara la dose e precisa: “La maggior parte dei bambini, che non sono orfani, è stata portata via senza i genitori”.

Il capo della direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino tranquillizza sul nucleare. Kirill Budanov, ritiene infatti improbabile l’uso di armi nucleari da parte della Russia e dichiara: “Calmatevi tutti, è solo una minaccia. Anche se Putin perdesse la testa e cercasse di farlo, tecnicamente non è così facile da fare. Sì, potrebbe provare a farlo, ma è improbabile che ciò accada”.

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