ANTICIPO E VELENI/ Un tris di “aiutini” lancia la Juventus verso il 6° scudetto di fila. Milan furioso per l’arbitraggio, ma il migliore in campo è Donnarumma

di FABIO CAMILLACCI/ Ci risiamo: la super Juventus vince un’altra partita col classico “aiutino”. Anzi, un triplo “aiutino”. L’arbitro Massa infatti sull’1-1 tra bianconeri e Milan allo Stadium: prima espelle Sosa per doppia ammonizione, poi concede un recupero monstre, infine assegna alla Vecchia Signora il rigore della vittoria, segnalato dall’addizionale di porta Doveri. Un rigore più che dubbio, per un fallo di mano più che dubbio. Il 2-1 dal dischetto lo firma Dybala. Furiose le proteste di Montella e di tutto il Milan col direttore di gara, in campo e a fine partita. Detto questo, aggiungiamo che la Juve fin lì avrebbe meritato di stravincere per le occasioni create. Solo un immenso Gigio Donnarumma ha impedito alla squadra di Allegri di segnare il gol vittoria prima dell’ultimo secondo utile. Parate da antologia quelle sfoggiate dall’estremo difensore milanista, ennesima dimostrazione che ci troviamo davanti a un predestinato: al vero erede di Gigi Buffon (nella foto: le proteste di Donnarumma e di altri giocatori del Milan con arbitro e assistenti).

Juventus: allo Stadium 31 successi consecutivi. Una striscia record quella dei bianconeri. Rispetto a quanto visto a Udine domenica scorsa, nell’anticipo della 28° di campionato contro il Milan, la Juventus ha giocato un’ottima partita, non scintillante, ma di ottimo livello. Senza Cuadrado e Mandzukic e con un Pjanic parecchio abulico, Madama ha creato tantissime occasioni ma con due grossi demeriti: non aver concretizzato davanti a Donnarumma e aver preso gol alla prima occasione concessa. Bene Benatia, insolitamente concreto in area avversaria (non succedeva dai tempi in cui vestiva la maglia della Roma), Alves in posizione avanzata. Pjaca invece, come tutti gli slavi, merita un capitolo a parte. Semplicemente devastante nell’uno contro uno, però, se vorrà avere una grande carriera, non potrà viaggiare alla media di tre-quattro palle gol non sfruttate. Al di là della mostruosità di Donnarumma. E in attesa delle partite di Roma e Napoli la capolista vola a +11 sui giallorossi e a +13 sui partenopei. Evidente segnale che la Juventus è fortissima, merita il primato e non ha certo bisogno di “aiutini” arbitrali come è capitato stasera. D’altronde, il game over scudetto lampeggia già da tempo. E ora i bianconeri possono concentrarsi sulla sfida di martedi prossimo in Champions contro il Porto. Dopo il 2-0 in terra lusitana, il passaggio ai quarti di finale è già in cassaforte.

Gigio a parte, tra i rossoneri si salvano solo Deulofeu e Bacca. Il Milan ha disputato la peggior partita stagionale delle quattro giocate contro la Juve. In avanti bene il giovane spagnolo Deulofeu bravo a ispirare il gol del pareggio di un Bacca rigenerato ma costretto a uscire per guai muscolari. Applusi totali comunque per Deulofeu, talentino molto interessante. Il Milan si è affidato a lui per i break del secondo tempo, nel momento in cui la Juventus sembrava rifiatare e i rossoneri poter colpire in contropiede. Il grande pregio che permetterà al Milan di lottare fino alla fine per l’Europa League, è però quello di riuscire a stare sempre in partita, anche quando gioca contro una squadra nettamente più forte. Il centrocampo milanista stasera era poca cosa: benino Sosa, espulso come detto nel recupero, male Bertolacci, mentre di Pasalic si ricorda solo la palla geniale che avvia l’1-1 di Bacca. Inoltre, gli esterni rossoneri non arrivano mai sul fondo e la manovra non scorre fluida. Nonostante tutto questo, la sconfitta è arrivata solo al 97’ e grazie al terzo “aiutino” di fila gentilmente concesso dal signor Massa (mal consigliato da Doveri) alla Juventus. Sic transit gloria mundi.

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