Salvataggio completato per i 12 ragazzi rimasti prigionieri della grotta in Thailandia e per il loro allenatore

Conclusione a lieto fine – e in tempi molto più rapidi del previsto (e del temuto) –  per i 12 ragazzi, giovanissimi calciatori, e il loro allenatore rimasti intrappolati nella grotta di Tham Luang in Thailandia. Dopo 18 giorni trascorsi nella grotta, col rischio di rimanere soffocati dalle acque, sono stati tutti riportati in superficie con il loro allenatore.

Intanto gli otto ragazzi salvati ieri dalla grotta allagata nel nord della Thailandia sono di “buon umore” e hanno un sistema immunitario forte perché sono calciatori, hanno fatto sapere  le autorità sanitarie. Jesada Chokdumrongsuk, vicedirettore generale del ministero della Sanità pubblica, ha detto che i primi quattro ragazzi salvati, di età compresa tra 12 e 16 anni, sono già in grado di nutrirsi normalmente. Due hanno una probabile infezione polmonare, ma tutti e otto sono generalmente “sani e sorridenti”, ha detto. “I bambini sono calciatori, quindi hanno un sistema immunitario alto”, ha detto Jesada. “Tutti sono di buon umore e sono felici di uscire, ma ci sarà uno psichiatra per valutarli”. Ci potrebbero essere almeno sette giorni prima che possano essere dimessi dall’ospedale, ha detto Jesada in una conferenza stampa.

Hanno lasciato la grotta e sono in buone condizioni anche i quattro Navy Seal – tra cui un medico militare – che per una settimana hanno fatto compagnia ai 12 giovani calciatori intrappolati con l’allenatore nella grotta Tham Luang. Lo ha annunciato Narongsak Osatanakorn, responsabile dei soccorsi.

“Non siamo sicuri se questo sia un miracolo o la scienza o qualcos’altro. Tutti i 13 Cinghiali sono ora fuori dalla grotta”. Lo hanno scritto i Navy Seal thailandesi celebrando la conclusione della missione di salvataggio nella grotta Tham Luang sulla loro pagina Facebook.

 

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